Metodismo. La Conferenza metodista britannica sostiene “Mediterranean Hope”

Roma (NEV), 1 luglio 2015 – “Loda specialmente il progetto Mediterranean Hope della Federazione delle chiese evangeliche in Italia”: con queste parole si è espressa la Conferenza metodista britannica (GBMC), sostenendo il progetto della FCEI. La Conferenza è in corso a Southport (Gran Bretagna 27 giugno – 2 luglio).

Fin dalla giornata d’apertura, nei discorsi dei neoeletti presidente e vice-presidente (vedi notizia precedente) quello della migrazione è stato uno dei temi che è apparso centrale e urgente. L’assemblea ha votato oggi la mozione 220 nella quale si legge che la Conferenza, accogliendo la dichiarazione della Conferenza delle chiese europee (KEK) del 3 giugno 2015 (vedi NEV 25/15), riguardante coloro che scappano dalla guerra, dai conflitti e dalla fame rischiando la propria vita nel tentativo di attraversare il Mediterraneo, “loda il lavoro della Commissione per la migrazione in Europa (CCME) della KEK, gli sforzi delle chiese in Grecia e in Italia, specialmente il progetto della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), Mediterranean Hope, nel quale la Chiesa metodista italiana è profondamente coinvolta”.

“Una importante dichiarazione di supporto e di stima da parte di una grande chiesa sorella – ha commentato Claudio Paravati, partecipante alla Conferenza per l’Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia (OPCEMI) -, che costituisce un passo decisivo verso un futuro che speriamo sempre più unito a livello di chiese europee. La speranza è che tale unione permetta la progettazione e la realizzazione del maggior numero possibile di buone pratiche, quale è Mediterranean Hope”.