Torre Pellice (Torino), 23 agosto 2015 (SSSMV/02) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Sinodo delle chiese metodiste e valdesi (Torre Pellice, 23-28 agosto) il suo “saluto più cordiale e l’augurio più sincero di buon lavoro”. In un telegramma indirizzato al moderatore della Tavola valdese, pastore Eugenio Bernardini, il presidente Mattarella riflette sui temi della libertà religiosa, della laicità e del dialogo. Di seguito il testo della lettera:
“Il Sinodo annuale della Chiesa valdese è un momento importante di riflessione e di crescita non soltanto per i credenti evangelici – e per il dialogo ecumenico nel quale siete impegnati – ma per l’intera società italiana, per la quale risulta preziosa la vostra azione di diaconia.
E’ con questa convinzione che desidero rivolgere alla comunità che si raccoglie in questi giorni a Torre Pellice, e a tutti i partecipanti al Sinodo, il mio saluto più cordiale e l’augurio sincero di buon lavoro.
La libertà è radice e prolungamento di ogni fede religiosa e la libertà religiosa è alla radice delle libertà civili. Il percorso che ha portato all’affermazione di questo principio è stato lungo e travagliato. Ora esso è sancito dalla Costituzione Repubblicana e tocca alla comunità italiana nella sua interezza implementarlo, renderlo sempre vivo e operante.
Nella città dell’uomo, nella dimensione della laicità, tutti i cittadini sono chiamati a realizzare le loro vocazioni, a esprimere le loro convinzioni e la loro passione in modo che ne tragga beneficio l’intera società. Il segno del dialogo e della riconciliazione si trasforma in valore sociale, culturale, educativo, oltre i confini delle comunità religiose: di esso è stato segno la storica visita di papa Francesco nel giugno scorso al tempio valdese di Torino. Un evento di cui è molto alto il riflesso civile oltre che religioso.
La Chiesa valdese si muove da tempo nella società italiana aderendo ai caratteri di una cultura democratica basata sulle idee di libertà ed uguaglianza e promuovendo opere sociali di grande valore, nell’accoglienza agli immigrati, nel sostegno alle persone anziane e a quelle bisognose, nel contrasto alla dispersione scolastica, nell’azione formativa all’interno delle carceri, nell’aiuto ai disabili e ai loro percorsi di integrazione, nell’impegno per la legalità e il bene comune.
Sono certo che il confronto del vostro Sinodo contribuirà a far crescere anche il dibattito pubblico culturale e civile dell’intera società italiana”. (NEV/CS46)