Il premio della Giuria ecumenica del Festival del Cinema di Locarno

Roma (NEV), 3 settembre 2015 – Il premio della Giuria ecumenica del Festival del Cinema di Locarno (5-15 agosto) è andato al film iraniano “Ma dar behesht” (Paradiso) di Sina Ataeian Dena. Alla sua opera prima andranno i 20.000 franchi svizzeri destinati a promuovere la diffusione della pellicola nelle sale cinematografiche elvetiche.

Il premio, offerto dalla Chiesa evangelica riformata e dalla Chiesa cattolica romana svizzere, è stato consegnato al regista dalla presidente della Giuria ecumenica, la cinese di Hong Kong Catherine Wong. “Un film forte e coraggioso che racconta la vita quotidiana di Hanieh, una giovane insegnante in una scuola elementare alla periferia di Teheran. Grazie a rari momenti di libertà è possibile sperimentare un senso di speranza, nonostante le condizioni oppressive che le donne iraniane devono sopportare”.

La Giuria ecumenica, di cui hanno fatto parte anche Martin Ernesto Bernal Alonso (Argentina), Gaëlle Courtens (Italia), Franz-Xavier Hiestand (Svizzera), Ola Sigurdson (Svezia) e Thomas Wipf (Svizzera), ha inoltre attribuito due menzioni speciali a “Bella e perduta”, del regista italiano Pietro Marcello, e a “Jigeumeun matgo geuttaeneun teullida” (Right Now, Wrong Then), del regista sudcoreano Hong Sangsoo, vincitore del Pardo d’Oro del 68.esimo Festival del Cinema di Locarno.