A Davos il World Economic Forum (WEF)

Roma (NEV), 20 gennaio 2016 – Si è aperto oggi a Davos il World Economic Forum(WEF), il summit che riunisce nella stazione sciistica elvetica il gotha della politica e della finanza, con il tema: “La quarta rivoluzione industriale”. Sul tappeto le sfide che pone, e le opportunità che offre l’ineludibile rivoluzione digitale. All’ordine del giorno figurano non solo economia, finanza e politica, tant’è vero che qualche spazio è riservato anche alle religioni. A partecipare ai lavori ci sarà, tra gli altri, il vescovo luterano norvegese Olav Fykse Tveit, segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), e l’arcivescovo di Canterbury Justin Welby.

Inoltre, sarà presente a diversi incontri lo statunitense Brian J. Grim, a capo del “Consiglio WEF sull’agenda globale e il ruolo delle religioni”. Grim, insieme all’arcivescova della Chiesa luterana di Svezia, Antje Jackelén, e alla studiosa inglese Linda Woodhead, illustrerà una scheda sul ruolo che hanno le religioni nell’affrontare le sfide globali: in numerosi ambiti – dalla sicurezza alle migrazioni, dal commercio alla parità di genere, dagli investimenti allo sviluppo sostenibile – le religioni possono infatti essere sia lievito per un mondo migliore, sia ostacolo al progresso e alla convivenza pacifica. Elemento dirimente nell’andare nell’una o nell’altra direzione è per Grim il grado di libertà religiosa vigente nelle società e negli ordinamenti giuridici.