Luterani mondiali. Fondati nell’amore di Dio per discernere il futuro di Dio

Roma (NEV), 30 giugno 2016 – Sviluppo sostenibile, la pace e la presenza dei cristiani in Medio Oriente, la strage di Orlando, la centralità della Bibbia sono alcuni dei temi discussi dal Consiglio della Federazione luterana mondiale tenutosi dal 15 al 21 giugno scorsi a Wittenberg (Germania), la città di Martin Lutero. Un incontro che ha avuto come titolo guida “Fondati nell’amore di Dio per discernere il futuro di Dio” e che si è svolto a un anno dall’Assemblea generale della FLM prevista per l’anno prossimo in Namibia, e a pochi mesi dall’inizio delle celebrazioni del 500° anniversario della Riforma protestante. Prima di dare il via ai lavori, i cinquanta membri del Consiglio della FLM hanno ricevuto il saluto del Presidente della Repubblica tedesca Joachim Gauck.

Prima di passare all’esame dei diversi punti all’ordine del giorno, il Consiglio, presieduto dal pastore Munib Younan, vescovo della Chiesa evangelica luterana di Giordania e Terra Santa e presidente della FLM, ha confermato il pastore cileno Martin Junge quale segretario generale dell’organizzazione per un secondo mandato, carica che manterrà fino al 2024. I luterani mondiali hanno quindi votato una mozione di sostegno ai 17 obbiettivi ONU per lo sviluppo sostenibile, impegnando le chiese membro nella lotta alla povertà globale, nel promuovere la scolarizzazione, la giustizia di genere e uno sviluppo sostenibile. A livello internazionale sono due le aree a cui il Consiglio ha dedicato particolare attenzione: il Medio Oriente e l’America Latina. Riguardo al primo, è stata approvata una mozione che chiede alle chiese luterane del mondo di sostenere la presenza cristiana nell’area, attraverso un’azione che riconosca i cristiani come parte integrante delle società e promuova il dialogo e il mutuo rispetto tra ebrei, musulmani e cristiani. I luterani mondiali chiedono inoltre ai governi dell’area di “garantire una eguale cittadinanza, basata sulla legge, nel rispetto di ogni etnicità, religione e diversità”.

Una lettera aperta è stata invece inviata alle chiese luterane dell’America Latina e dei Caraibinella quale viene espressa preoccupazione per i pericoli che attraversano le democrazie dell’area in particolare il Brasile e il Venezuela. La lettera chiede alle chiese latinoamericane membro della FLM di rinnovare il loro impegno “per la giustizia e la pace, la riconciliazione e la promozione dei diritti umani”. Il Consiglio ha espresso vicinanza alle famiglie delle vittime e dei feriti della strage di Orlando, e solidarietà “alla comunità LGBT e alla comunità islamica che deve affrontare la minaccia di rappresaglie”. Una tragedia, quella di Orlando, che è stata insieme un crimine di odio, una violenza causata dalla facile diffusione delle armi e la marginalizzazione di persone a causa del loro orientamento sessuale o della loro appartenenza religiosa.

Il Consiglio ha inoltre ricevuto e inviato alle chiese membro due documenti sulla centralità della Bibbia nella vita delle chiese luterane e sul processo di riconciliazione tra luterani e mennoniti.

La Federazione luterana mondiale è una comunione di 145 chiese di 98 paesi del mondo, in rappresentanza di 72 milioni di cristiani.