Attentato a Nizza. Le preghiere dei protestanti italiani per la Francia

Sgomento del pastore Luca Maria Negro, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). In un messaggio al pastore François Clavairoly, presidente della Federazione protestante di Francia (FPF), Negro ha ribadito l’impegno comune per la difesa dei principi celebrati proprio il 14 luglio, assicurando le preghiere dei protestanti italiani.

Roma, 15 luglio 2016 (NEV/CS45) – In merito all’ennesimo attacco terroristico che ha colpito ieri notte la Francia sulla “Promenade des Anglais” di Nizza causando la morte di 84 persone, vicinanza e profonda solidarietà è stata espressa dal pastore Luca Maria Negro, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), in un messaggio inviato al pastore François Clavairoly, presidente della Federazione protestante di Francia (FPF).

“Caro fratello – si legge nel testo – è con angoscia che apprendiamo dell’attentato del 14 luglio. A nome dei protestanti italiani vi esprimo il nostro sostegno nella preghiera e nell’impegno comune per la difesa dei principi di libertà, uguaglianza e fratellanza che avete appena celebrato questo 14 luglio, e che sono alla base di ogni democrazia”. E, riferendosi alla recente visita di Clavairoly a Roma, ha ricordato come “abbiamo parlato dell’importanza dell’accoglienza dei profughi e del dialogo tra popoli, religioni e culture. Insieme vogliamo continuare a testimoniare questo impegno a favore di un’Europa libera e aperta. Insieme vogliamo affermare il potere dell’amore di Dio contro l’odio e la paura, perché «Dio è amore» e «nell’amore non c’è paura; anzi, l’amore perfetto caccia via la paura» (I Giovanni 4,8.18)”.

In una recente intervista rilasciata all’Agenzia NEV, il pastore Clavairoly – attualmente ad Haiti in occasione del Bicentenario del protestantesimo sull’isola caraibica – riferendosi proprio agli atti terroristici che ripetutamente hanno colpito la Francia, ha detto: “Credo che la radicalizzazione nel nostro paese sia un pericolo reale. Ma non siamo ancora capaci di fare un’analisi del fenomeno: è un problema di natura politico-religiosa, o trattasi piuttosto di una scelta di un pezzo della società che vuole passare alla violenza armata? A prescindere, va fatta un’attenta riflessione sul rapporto tra religione e violenza”.

Il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) con sede a Ginevra, che raccoglie la stragrande maggioranza delle chiese protestanti e ortodosse del mondo, già ieri sera, a pochi minuti dall’attentato aveva twittato: “Preghiamo per chi è stato ucciso, ferito e coinvolto a Nizza. Signore, preghiamo per tutte le vittime del terrore e dell’odio #PrayersForFrance”.