Il presidente FCEI Negro per un’Europa libera e aperta

Roma (NEV), 27 luglio 2016 – È unanime il cordoglio del mondo protestante italiano per l’attentato che la sera del 14 luglio ha colpito la città di Nizza. In un messaggio inviato al presidente della Federazione protestante di Francia (FPF) François Clavairoly il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), pastore Luca Maria Negro, ha espresso la vicinanza e il sostegno di tutti i protestanti italiani: “Insieme vogliamo continuare a testimoniare l’impegno a favore di un’Europa libera e aperta. Insieme vogliamo affermare il potere dell’amore di Dio contro l’odio e la paura, perché ‘Dio è amore’ e ‘nell’amore non c’è paura; anzi, l’amore perfetto caccia via la paura’ (I Giovanni 4,18)”.

All’indomani dell’attentato anche Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola valdese, con un messaggio di cordoglio e preghiera si è espresso a favore del dialogo e contro ogni fanatismo. “Preghiamo il Signore della pace e della riconciliazione per continuare a camminare sulla via della soluzione non violenta dei conflitti, della convivenza rispettosa delle diversità e della democrazia. Come chiese cristiane che vivono in Europa – ha concluso il moderatore – confermiamo con ancora maggiore fermezza il nostro impegno a promuovere ovunque il dialogo e il rispetto tra i popoli, le religioni e le culture e a promuovere gli spazi di libertà, di religione e di culto contro ogni fanatismo, integralismo, intolleranza, incitamento all’odio”.

Nell’esprimere solidarietà alle vittime, il pastore Stefano Paris, presidente della chiesa cristiana avventista in Italia, ha fatto riferimento all’“illogicità del male”. “Il male non ha mai avuto una logica ma avrà una fine – ha affermato Paris. “Solo Dio, unico artefice del bene, trasformerà questa illogicità in un mondo di pace e amore vero. Come ci ricorda il profeta Isaia: ‘Egli sarà il giudice delle genti, e l’arbitro dei popoli. Trasformeranno le loro spade in aratri e le lance in falci. Le nazioni non saranno più in lotta tra loro e cesseranno di prepararsi alla guerra’ (Isaia 2, 4)”.