Roma (NEV), 14 settembre 2016 – È andato a White Sun di Deepak Rauniyar il premio per la “Promozione del dialogo interreligioso” che la giuria di Interfilm, ombrello europeo delle associazioni cinematografiche protestanti, assegna ogni anno alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Nel film del giovane regista nepalese i giurati hanno visto “una fresca storia multi-generazionale che garantisce un accesso interreligioso ad un vasto pubblico, con un messaggio di speranza”.“White Sun coglie le sfaccettature della neonata Repubblica Nepalese al bivio tra antiche tradizioni religiose, nuovo assetto politico e secolarizzazione” – ha dichiarato a Riforma.it Gianna Urizio, presidente dell’Associazione cinema Roberto Sbaffi. “Al regista va dato il merito di aver portato il ‘suo Nepal’, recentemente uscito dalla monarchia e dalla guerra civile, fuori dai ristretti confini nazionali”. Tra i giurati internazionali nominati da Interfilm –– la teologa tedesca Johanna Haberer, docente di comunicazione cristiana all’Università di Erlangen; il produttore e sceneggiatore svizzero Ivan Madeo e la pastora francese Denyse Muller, vice presidente di Interfilm – c’era anche Tiago Ignacio Branchini, membro della chiesa metodista di via Firenze a Roma, animatore giovanile, film maker e membro dell’Associazione Roberto Sbaffi. “Il perdono dopo il conflitto, la questione sociale delle caste, la condizione femminile, il rapporto tra generazioni. Sono tante le tematiche affrontate dal film che come cristiani ci hanno interrogato – ha dichiarato Branchini all’Agenzia NEV. “White Sun – ha proseguito – ha convinto tutti i giurati perché con le tessere di un paese lontano, con i suoi dilemmi e con le sue tragedie, costruisce un mosaico universale: una storia sulle difficoltà che si incontrano sul cammino del dialogo con e tra le diversità”.Fondato sulla convinzione che il cinema sia una forma d’arte che sfida i confini politici, culturali e religiosi, il premio per la “Promozione del dialogo interreligioso” è nato per dare risalto a pellicole che veicolano un messaggio di pace e rafforzano la mutua comprensione, il rispetto per differenti provenienze, storie e fedi.