Roma (NEV), 5 ottobre 2016 – Il Cinquecentenario della Riforma protestante sarà caratterizzato dalla voce delle donne e dalla celebrazione del loro ruolo nella vita e nella leadership delle chiese. A Lund (Svezia), dove il prossimo 31 ottobre papa Francesco, il vescovo Munib Younan e il pastore Martin Junge, rispettivamente presidente e segretario generale della Federazione luterana mondiale (FLM), presiederanno la commemorazione congiunta del Cinquecentenario, oltre a quella dell’arcivescova luterana svedese Antje Jackelén, che farà gli onori di casa, si leverà la voce di Rose Nathike Lokonyen. L’atleta 23enne sud sudanese che ha partecipato alle recenti Olimpiadi di Rio de Janeiro (Brasile) in una squadra composta da rifugiati, renderà la sua testimonianza. Lokonyen infatti vive dall’età di 8 anni in Kenya dove giunse con la sua famiglia nel campo profughi di Kakuma, gestito dalla FLM. Dal 2014 è formatrice delle ragazze rifugiate: il suo compito è motivarle a tornare a scuola e sensibilizzarle su questioni specifiche come il matrimonio precoce, l’HIV e lo stupro. A Rio come a Lund, Lokonyen darà così voce ai 65 milioni di sfollati in tutto il mondo. Intanto, nel mese di settembre la chiesa evangelica luterana della Tanzania ha celebrato i 25 anni di pastorato femminile, introdotto nel 1991. Oggi la chiesa africana conta 170 pastore e oltre 250 donne formate teologicamente, impegnate in ministeri diversi da quello pastorale e in ruoli di governo della chiesa.