Tortura. Il 13 ottobre l’ACAT Italia in piazza per l’introduzione del reato

ACAT Italia: “Sono 28 anni anni che l’Italia attende una legge"

 

Roma (NEV), 12 ottobre 2016 – Giovedì 13 ottobre l’Azione dei cristiani per l’abolizione della tortura (ACAT Italia) si unirà al sit-in dell’associazione Antigone, annunciato in piazza Montecitorio a Roma a partire dalle 10. L’obbiettivo della manifestazione, cui aderiscono diverse organizzazioni italiane e internazionali – da Amnesty International alla Camera Penale di Roma – è richiedere al presidente del Consiglio Matteo Renzi e al ministro della Giustizia Andrea Orlando di farsi garanti dell’introduzione nel nostro ordinamento del reato di tortura: una proposta di legge già approvata da Senato (marzo 2014) e Camera (aprile 2015), ma bloccata al Senato in seconda lettura.

“Sono passati 28 anni da quando il nostro paese ha ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura, impegnandosi ad inserire questo delitto nella propria legislazione”, si legge nel comunicato di ACAT Italia, che oltre alle “celebri” vittime della scuola Diaz ricorda gli episodi di violenza avvenuti nella caserma di Bolzaneto sempre durante il G8 di Genova del 2001 e le torture nel carcere di Asti nel 2004: “fatti recenti, all’attenzione della Corte europea per i diritti dell’uomo. Torture per le quali, in Italia, esiste l’impunità”.

Ispirata da Tullio Vinay, un pastore valdese italiano che denunciò i metodi di tortura usati sui prigionieri politici in Vietnam, l’ACAT nasce in Francia, a Versailles, nel 1974. Diffusasi su basi ecumeniche in Europa e nel mondo, ACAT Italia, il ramo italiano della Federazione Internazionale delle ACAT (FIACAT), opera su territorio nazionale dal 1983. Proprio lo scorso 10 ottobre ACAT Italia ha partecipato alla XIV giornata mondiale contro la pena di morte – attualmente in vigore in 65 paesi del mondo – aderendo alla campagna lanciata in quell’occasione dalla Coalizione mondiale contro la pena di morte.