Francia. La Cimade: “no al reato di solidarietà”

L’ONG protestante si dice “inquieta” e “indignata” per i ricorsi giudiziari contro i “cittadini solidali” con i migranti della Valle della Roja e lancia una petizione

Roma (NEV), 24 gennaio 2017 – Piena solidarietà ai “cittadini solidali” è stata espressa ieri dalla Cimade, ONG francese di matrice protestante impegnata da anni nell’accoglienza di migranti e nell’advocay per i diritti degli stranieri. Riferendosi alle misure giudiziarie prese contro alcuni cittadini della Valle della Roja, al confine con l’Italia e la Francia, che accolgono migranti irregolari, la Cimade, con un comunicato stampa diffuso ieri, chiama alla mobilitazione e lancia una petizione a favore di chi è solidale con i rifugiati. “Come capire e accettare un tale dispiegamento di militari e poliziotti per impedire a uomini e donne semplicemente di agire come esseri umani che tendono una mano ad altri esseri umani?”, si chiede la Cimade, che si dice “inquieta” ed “indignata”, e chiama a dire “basta” a misure di intimidazione e repressione contro gli “aiutanti solidali”.

“Il ricorso a incriminazioni giudiziarie come quello dell’‘aiuto all’ingresso e al soggiorno di persone in situazione di irregolarità’ rivolto a trafficanti che lucrano sulla miseria umana perde ogni legittimità dal momento che viene applicato a persone che si impegnano su base volontaria a dare sollievo a questa miseria”, si legge nel comunicato. Per la Cimade manifestazioni di solidarietà “sono legittime, quando sono tese a proteggere la vita, la dignità e i diritti fondamentali di esseri umani, a prescindere dalla loro nazionalità, o status amministrativo”.

Pertanto la Cimade lancia anche un appello alle autorità pubbliche, affinché venga interrotta questa spirale repressiva e di minacce contro tutte le persone che nella Valle della Roja e altrove rivendicano il loro diritto a manifestare concretamente la loro umanità e la loro solidarietà con i più vulnerabili.