#milluminodimeno: l’Italia che si spegne per il pianeta

Dalle 18 alle 20 del 24 febbraio luci spente in tutte le case, ma non solo. Un'iniziativa laica, che da sempre coinvolge i protestanti italiani. A cominciare dalla chiesa valdese di Milano

Roma (NEV), 23 febbraio 2017 – Per un giorno all’anno, luci spente per il pianeta. E’ questo il senso di #milluminodimeno, una “festa del risparmio energetico” nata grazie all’iniziativa della trasmissione radiofonica “Caterpillar”, una campagna che domani giunge alla sua tredicesima edizione. Tra i sostenitori di #milluminodimeno figurano da dieci anni le chiese valdesi e metodiste, i cui esecutivi, già nel 2007, avevano inviato una lettera d’adesione a “Caterpillar”.

Era il 16 febbraio 2005 quando dalle frequenze di Radio 2 venne lanciata la prima giornata nazionale; un gesto simbolico, azzardato nelle ore in cui entrava in vigore il Protocollo di Kyoto. Inizialmente rivolta al buon cuore dei singoli cittadini, in questi anni la campagna ha conosciuto una rapida diffusione a livello locale, nazionale ed europeo – ottenendo l’adesione di buona parte dei comuni italiani, il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e l’apprezzamento del Parlamento di Bruxelles – ma ha altresì cambiato forma e metodi, rispondendo con creatività crescente alle sempre più impellenti sfide energetiche dei nostri giorni. Per la giornata di domani, infatti, gli organizzatori hanno chiesto di non limitarsi a spegnere le luci nella fascia oraria compresa tra le 18.00 e le 20.00, ma di immaginare un 24 febbraio di totale “condivisione energetica”: “date un passaggio in auto ai colleghi, organizzate una cena collettiva nel vostro condominio, aprite le vostre reti wireless ai vicini, condividete le vostre risorse come gesto concreto anti spreco e motore di socialità”.

In particolar modo sarà della partita – da sempre in prima linea nella battaglia per la giustizia ambientale – la chiesa valdese di Milano, che proprio di recente è stata insignita del premio internazionale “Gallo Verde”. Secondo Daniela Di Carlo, pastora della chiesa di via Sforza, la giornata di domani “rientra nei nostri impegni per il Creato. Il bello d’iniziative simili – ha dichiarato all’Agenzia NEV – è che ti fanno avvertire il valore collettivo di quello che nel quotidiano è un piccolo gesto di responsabilità personale. Per celebrare questo tentativo domani sera noi terremo spento il tempio di via Sforza, dove ci recheremo verso le 18.30 illuminati dalla sola luce delle candele, per condividere la lettura di passi biblici dedicati alla luce. Il messaggio che abbiamo scelto per un’iniziativa che vogliamo sia aperta a tutti è a noi basta la luce che proviene dalla parola del Signore“.

“Il tema della luce è un tema delle religioni – ha fatto eco a Di Carlo il pastore valdese Giuseppe Platone – perché là dove la dottrina divide, il simbolo della luce unifica. Domani io porterò la testimonianza di una mostra che il Consiglio delle chiese cristiane di Milano insieme alla Fondazione Carlo Maria Martini ha inaugurato sabato scorso nella galleria San Fedele. Un’iniziativa ecumenica divenuta in un certo senso interreligiosa, perché nata per esporre i lavori di Shay Frisch, un artista isreaeliano. La mostra si intitola ‘connessioni luminose‘, e la consiglio, perché proprio in queste ore in cui parliamo di energia legata alla vita del Pianeta le composizioni luminose di questo artista ebreo ci fanno riflettere sulla luce come fuoriuscita dalla tenebre, come passaggio alla vita”.

Per consultare i passi biblici che verranno letti domani a Milano clicca qui.