La regola dei due bambini: una “pugnalata” al welfare britannico

Quattro chiese protestanti britanniche condannano la decisione del governo May di garantire sgravi fiscali solo per i primi due figli a carico per colpire e scoraggiare le famiglie numerose negli strati più poveri della popolazione

Roma (NEV/Riforma.it), 13 aprile 2017 – La regola dei due bambini è diventata legge. Dallo scorso 6 aprile le famiglie britanniche riceveranno sgravi fiscali solo per i primi due figli, mentre non sarà riconosciuto alcun beneficio per il terzo e i successivi. Una misura pensata nel 2015 dall’allora governo Cameron – e confermata dall’attuale gabinetto May – nella cornice di pesanti tagli alla spesa sociale, ma anche intesa a scoraggiare la formazione di famiglie numerose tra gli strati più poveri della popolazione.

Rachel Lampard

Dura la reazione del mondo cristiano al provvedimento che, per l’effetto retroattivo del provvedimento (varrà non solo per i nuovi nati ma anche per le famiglie già costituite), coinvolgerà circa 2 milioni di bambini da qui al 2020. “La regola dei due bambini è una pugnalata alla rete di sicurezza sociale del nostro Paese”, ha dichiarato Rachel Lampard, vice presidente della Conferenza metodista britannica, rendendo chiaro che il provvedimento vede non solo l’opposizione ma la dura condanna di molte voci cristiane. “Il governo ha creato una voragine nella quale rischiano di cadere centinaia di migliaia di bambini già in condizioni di vulnerabilità. Le conseguenze di questa legge segneranno questi bambini per tutta la vita”.

Dello stesso tenore le dichiarazioni dei rappresentanti della Chiesa di Scozia, dell’Unione battista di Gran Bretagna e della Chiesa riformata unita che, insieme alla Chiesa metodista, hanno dato vita al Gruppo di lavoro congiunto sulle questioni pubbliche attraverso cui parlano ad una sola voce.