Donne e leadership nella chiesa. La prima fu Maria Jepsen 25 anni fa

La teologa tedesca Jepsen è stata la prima vescova luterana nel mondo. A un quarto di secolo da quella storica elezione la parità non è stata ancora raggiunta in tutte le chiese membro della Federazione luterana mondiale

Roma (NEV), 25 aprile 2017 – E’ passato un quarto di secolo da quando, in Germania, fu eletta la prima vescova luterana del mondo: Maria Jepsen – allora 47enne – fu eletta vescova di Amburgo il 4 aprile 1992 dal Sinodo della Chiesa evangelica dell’Elba settentrionale. Recentemente, la vescova Kirsten Fehrs, successora di Maria Jepsen, parlando di “elezione epocale”, ha sottolineato il coraggio di questa “pioniera della parità dei diritti delle donne e degli uomini nella chiesa”.

“Questa elezione ha incoraggiato le donne in tutto il mondo ad assumere responsabilità di leadership nella chiesa”, le ha fatto eco il vescovo Gerhard Ulrich, presidente della Chiesa evangelica luterana unita di Germania (VELKD). “Per noi luterani – ha proseguito Ulrich – non ci può essere alcuna differenza tra uomini e donne in senso spirituale. L’ampia partecipazione delle donne al ministero pastorale, come promosso dalla Federazione luterana mondiale (FLM), è quindi l’espressione di una profonda conoscenza della teologia di Martin Lutero. Continua ad essere un mandato dei luterani quello di lavorare affinché le donne e gli uomini condividano il ministero in condizioni di parità”. Della vescova Jepsen il presidente VELKD ha ricordato, oltre all’infaticabile sostegno alle persone più vulnerabili ed emarginate, la sua predicazione: di alto profilo, profondamente radicata nella Scrittura, soprattutto nella Bibbia ebraica, come guida della vita e della fede. Dal 2003 al 2010, Jepsen è stata anche membro del Consiglio della FLM.

Non tutte le chiese membro della FLM prevedono il pastorato femminile: qualche mese fa, e non senza polemiche, a fare marcia indietro su questa possibilità fu il Sinodo della Chiesa luterana lettone. Tuttavia, tra le 145 chiese membro della FLM, l’80% ammette l’ordinamento pastorale delle donne.