Luterani mondiali. Al via l’Assemblea con il motto “Liberati dalla grazia di Dio”

Si apre oggi a Windhoek, capitale della Namibia, la XII Assemblea della Federazione luterana mondiale (FLM). Partecipa ai lavori Cordelia Vitiello della Chiesa evangelica luterana in Italia, candidata al Consiglio della FLM

Culto di apertura della XII Assemblea generale della FLM, Windhoek (Namibia), 10 maggio 2017 - (Foto: Lutheran World Federation)
Roma (NEV/Riforma.it), 10 maggio 2017 – Da oggi e fino al 16 maggio si svolgerà a Windhoek, capitale della Namibia, la XII Assemblea della Federazione luterana mondiale (FLM), il cui motto è “Liberati dalla grazia di Dio“. L’assemblea è il momento decisionale più importante della Comunione luterana mondiale, e si tiene ogni sette anni: la precedente assise ebbe luogo nel 2010 a Stoccarda in Germania. Sono attesi circa 800 partecipanti, tra cui 324 delegati provenienti dalle 145 chiese membro presenti in 98 paesi del mondo, che eleggeranno un nuovo presidente e i membri del Consiglio.

L’Assemblea sarà anche l’occasione per celebrare il Cinquecentenario della Riforma protestante: dal cuore dell’Europa, dove a Wittenberg (Germania) nel 1517 ebbe origine la Riforma protestante ad opera del monaco agostiniano Martin Lutero, al Sud del mondo, in Namibia, a testimonianza del fatto che cinquecento anni dopo il cristianesimo della Riforma è una presenza globale.

Dall’Italia parteciperà Cordelia Vitiello, vicepresidente e rappresentante legale del Concistoro, organo esecutivo della Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI). Di madre tedesca e padre napoletano, Vitiello è membro della comunità luterana di Napoli, ed è anche vicepresidente dell’ospedale evangelico di Ponticelli (NA), Villa Betania. “È un onore per me partecipare all’assemblea – ha commentato Vitiello –. Sarà un incontro strategico perché la FLM vuole capire meglio cosa significa oggi essere una Comunione di chiese, in particolare in che dialettica stanno le decisioni prese a livello del Consiglio mondiale e la responsabilità delle singole chiese sparse nel mondo, in un momento storico in cui sono cambiate enormemente le relazioni con la Chiesa cattolica, e in cui cruciale è il dialogo interreligioso”.

Oltre a rappresentare la CELI all’incontro in Namibia, Vitiello è tra i candidati scelti dalle chiese luterane europee (l’elezione è avvenuta durante la pre-Assemblea europea tenutasi in Svezia lo scorso febbraio) per entrare nel Consiglio della FLM, organo esecutivo formato da 50 membri in rappresentanza delle sette regioni in cui la FLM è suddivisa.

“Sono molto contenta di questa candidatura – ha affermato Vitiello – che in qualche modo valorizza l’esperienza della chiesa luterana italiana che è minoritaria in un paese a maggioranza cattolica. All’incontro avvenuto in Svezia, il segretario generale della FLM, Martin Junge, ha espresso vivo interesse per quello che le chiese protestanti in Italia stanno facendo sul versante dell’accoglienza ai migranti”.

Proprio la questione dei migranti sarà tra i temi più caldi posti in discussione a Windhoek. Vitiello, nell’Omatala (in oshiwambo vuol dire “mercato”, e sarà uno spazio riservato a stand dove avverranno incontri, workshop…) presenterà il progetto Mediterranean Hope della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). “Condividerò l’esperienza dei corridoi umanitari che le chiese italiane stanno portando avanti in questi mesi, ed evidenzierò il lavoro che come luterani italiani, anche se pochi numericamente, riusciamo a fare in rete con le altre chiese evangeliche all’interno della FCEI”.

Vitiello ha già partecipato alla pre-Assemblea delle donne (6-9 maggio), organizzata dalla commissione “Donne nella chiesa e nella società” (WICAS), dove si è celebarto il contributo che le donne hanno dato alla testimonianza luterana nel mondo, discutendo tuttavia gli ostacoli che ancora impediscono il raggiungimento della giustizia di genere nella chiesa e nella società. Dal 3-9 maggio si è svolta anche la pre-Assemblea dei giovani con circa 110 ragazzi e ragazze che partecipano anche all’assemblea generale.

“Mi ha molto colpito – ha commentato infine Vitiello – l’enorme spazio dato dalla FLM ai giovani, che non solo sono presenti, ma che ricoprono ruoli di responsabilità. Si pensi che la predicazione conclusiva dell’Assemblea è affidata ad una pastora trentenne! La presenza giovanile è valorizzata: in più occasioni la riconoscenza espressa ai giovani per il contributo in termini di idee nuove, e di competenze, ad esempio nel campo delle nuove tecnologie. Mi pare che in Italia questo non avvenga”.

Saranno a Windhoek anche Claudio Geymonat e Federica Tourn, che seguiranno i lavori assembleari per il settimanale Riforma e per Protestantesimo-RAIDUE, rubrica televisiva della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI).