Roma (NEV), 11 settembre 2017 – Tra i molti premi che hanno concluso la 74^ Mostra internazionale d’arte Cinematografica di Venezia, festival che ha unito arte e business segnato da molti film giunti dagli Stati Uniti, la Giuria INTERFILM, che da alcuni anni a Venezia premia un film che promuove il dialogo interreligioso, ha consegnato il suo premio al regista iraniano Alireza Khatami per il film Los versos del olvido (I versi dell’oblio) presente in concorso nella sezione Orizzonti.
Il film ripercorre la tragedia della dittatura argentina, ma come è scritto nelle motivazioni al premio “combina la dura realtà con la poesia visiva per raccontare una storia che trascende il tempo, il luogo e supera i confini politici, culturali e religiosi”.
Tra i membri della giuria, nominata dall’Associazione protestante cinema “Roberto Sbaffi”, partner italiano di INTERFILM, quest’anno era presente una giovane donna musulmana, Takoua Ben Mohamed, giovane grafic journalist cresciuta in Italia e sostenitrice dei diritti di cittadinanza per i figli di immigrati nati o cresciuti in Italia.
“Da anni infatti – ha dichiarato al NEV la presidente dell’associazione, Gianna Urizio – per la giuria cerchiamo di nominare donne e giovani, che possano contribuire alla valutazione dei film con un loro sguardo capace di coniugare passato e futuro, incertezze e speranze”. La giuria è stata presieduta da Jacques Champeaux, presidente dell’Associazione francese di cinema Profil. Terza giurata, Charlotte Wells, svedese, responsabile del dipartimento della Cultura della Chiesa di Svezia e membro del Presidium di INTERFILM.
Motivazione completa
Il 7° Premio INTERFILM per la promozione del dialogo interreligioso va ad un film che combina la dura realtà con la poesia visiva per raccontare una storia che trascende il tempo, il luogo e supera i confini politici, culturali e religiosi. Nel film Los versos del olvido (I versi dell’oblio), Alireza Khatami racconta una storia di perdita, memoria, corpi perduti e lutto. Una persuasiva scenografia e immagini trasmettono un forte senso di compassione e di umanità. La cura dei morti e dei vivi ci unifica anche se sono avvenute in diverse tradizioni e rituali attraverso la storia e le religioni dell’uomo.
Los versos del olvido (Oblivion Verses) regia di Alireza Khatami (France, Germany, Netherlands, Chile, 2017)