Roma (NEV), 6 febbraio 2018 – In tutto il mondo la prima settimana di febbraio è dedicata all’armonia tra le fedi. Adottata 8 anni fa dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, scopo della World Interfaith Harmony Week è di promuovere il dialogo interreligioso e la mutua comprensione tra diverse tradizioni di fede o di pensiero, entrambi aspetti della convivenza ritenuti imprescindibili ad una cultura della pace.
Per l’occasione il Tavolo Interreligioso di Roma promuove questa sera un concerto a più voci di artisti appartenenti alla tradizione cristiana, ebraica e musulmana: la musica come linguaggio universale, che tocca l’anima e unisce i cuori, sarà il fil rouge che condurrà il pubblico in un breve viaggio sonoro tra religioni, tempi e culture attraverso il canto della Corale Valdese, le note dell’organo della Chiesa con due Sonate di Johann Sebastian Bach e il clarinetto Klezmer di Gabriele Coen insieme al canto e alla musica sufi del Pejman Tadayon Ensemble.
L’appuntamento è alle 20 presso la Chiesa valdese di Piazza Cavour (ingresso libero).
Presso lo spazio museale della Grande Moschea di Roma, dal 25 marzo al 1° aprile è prevista la terza edizione della mostra “Lo spirituale nell’arte: espressioni di armonia tra le fedi”, che proporrà opere di artisti ed artiste cristiani delle diverse tradizioni (cattolica, ortodossa, protestante), buddhisti, ebrei, induisti ed islamici, accomunati nel dialogo e nel reciproco rispetto delle appartenenze.
L’idea di dedicare a livello mondiale una settimana all’armonia tra le religioni fu proposta nel settembre 2010 all’Assemblea generale dell’ONU da Re Abdullah II di Giordania, nello spirito della Lettera aperta dei 138 saggi musulmani “Una parola comune” indirizzata al mondo cristiano.