Federazione luterana mondiale: sgomento per la violenza a Gaza

Foto FLM/M. Renaux

Roma (NEV), 15 maggio 2018 – La Federazione luterana mondiale (FLM) ha diramato un comunicato in cui dichiara sgomento per l’escalation di violenza e l’uso sproporzionato della forza contro i dimostranti al confine di Gaza in seguito alla quale sono morte oltre 50 persone e più di 2000 sono rimaste ferite.

La FLM esorta le parti coinvolte alla massima moderazione e ad adoperarsi affinché il conflitto si attenui. Nell’esprimere il pieno appoggio alla Chiesa evangelica luterana in Giordania e Terra Santa, membro della FLM, e alla sua dichiarazione del 14 maggio contraria all’apertura dell’ambasciata USA a Gerusalemme, la FLM invita la comunità internazionale a promuovere con nuovo vigore una risoluzione pacifica del conflitto a lungo termine tra Israele e Palestina. La Chiesa luterana in Giordania e Terra Santa si è opposta fortemente all’apertura dell’ambasciata americana a Gerusalemme: “è una violazione del diritto internazionale, una decisione unilaterale che mina ogni possibilità di raggiungere una pace giusta sulla base delle risoluzioni ONU e che infatti ha accresciuto conflitti e tensioni nella regione” si legge nel documento.

La FLM si rammarica che la sua richiesta all’amministrazione statunitense di astenersi dal riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele sia stata ignorata. In occasione della sua XII assemblea, nel maggio 2017, la FLM ha chiesto un accordo affinché si riconoscano due stati per due popoli, garanzie di sicurezza per Israele e Palestina, riconoscimento reciproco e pieni diritti per tutti i cittadini e una Gerusalemme condivisa tra israeliani e palestinesi con libero accesso ai luoghi santi per le tre fedi monoteiste, ebraismo, cristianesimo e islam.

Congiuntamente con la Chiesa luterana in Giordania e Terra Santa, la FLM chiede alle chiese membro di esortare i rispettivi governi a lavorare su più fronti verso una risoluzione pacifica del conflitto. Inoltre chiede di pregare per la pace, la giustizia e la riconciliazione affinché in Terra Santa non sia più versato sangue. (mup)