Roma (NEV), 7 giugno 2018 – “Ci siamo riuniti in un periodo di incertezza per l’Europa in cui molti sperimentano una diminuzione della propria dignità, sfruttamento, povertà e abusi di potere”. E’ questa una delle affermazioni iniziali del messaggio finale dell’Assemblea generale della Conferenza delle chiese europee (KEK), tenutasi a Novi Sad (Serbia) dal 31 maggio al 5 giugno 2018.
Il documento, redatto da una commissione assembleare di cui ha fatto parte anche la pastora valdese Letizia Tomassone, è stato approvato nell’ultimo giorno di lavoro e ha ripreso i tre temi principali dell’assise: l’ospitalità, la giustizia e la testimonianza. Una chiamata alle chiese membro della KEK “per dar forma a un’Europa in cui sia possibile costruire ponti per il bene di tutti nel nostro continente e nel mondo”.
Qui di seguito alcuni degli impegni enunciati nel documento, che è possibile leggere qui nella sua versione integrale in inglese.
“Noi ci impegniamo ad essere testimoni di Cristo proclamando al mondo il suo amore salvifico e la sua grazia; nell’essere comunità inclusive, che promuovono la piena realizzazione di uomini e donne e che difendono la dignità umana di ogni persona; nell’essere una comunità intergenerazionale che valorizza la voce dei giovani, i quali sono il nostro presente e non solo il nostro futuro ”.
“Noi ci impegniamo a servire Cristo nel ricercare e praticare la giustizia, attraverso la riconciliazione e la risoluzione pacifica dei conflitti; nel sostenere, riconoscere e ascoltare coloro che nelle nostre chiese, società e nel nostro mondo si sentono ai margini e senza voce; nel salvaguardare la creazione di Dio e nel lavorare a favore della giustizia climatica ed ecologica”.
“Noi ci impegniamo a servire Cristo nell’ospitalità reciproca, data e ricevuta, offrendo una generosa accoglienza ai rifugiati e agli stranieri di ogni fede o credo; nel far sentire la nostra voce per superare la divisione, l’esclusione e la marginalizzazione e per promuovere i diritti umani e la giustizia economica per tutti; nel riconoscere l’ospitalità offertaci da Dio nella sua creazione e nel lavorare insieme per l’integrità della creazione”.