Repubblica Ceca. Vicinanza dei Fratelli boemi alle chiese evangeliche italiane su questione migranti

Un documento della Chiesa evangelica dei Fratelli boemi lamenta la mancanza di accoglienza di migranti del governo di Praga ed esprime solidarietà alle chiese protestanti italiane in prima linea nel salvare vite umane

Alcune ospiti accolte dalla Casa delle culture di Scicli (RG), gestita dal progetto FCEI - Mediterranean Hope

Roma (NEV/Riforma.it), 1 agosto 2018 – Il Consiglio sinodale della Chiesa evangelica dei Fratelli boemi, storica denominazione protestante della Repubblica Ceca, nei giorni scorsi ha reso pubblico un documento che incoraggia l’aiuto ai rifugiati messo in campo in particolare dall’Italia e dalle chiese evangeliche del nostro paese.

Al contempo la lettera esprime la profonda preoccupazione per le politiche di chiusura che il governo ceco sta attuando in materia di accoglienza. Ecco il testo:

«La Repubblica Ceca ha annunciato che non accetterà alcun rifugiato dal gruppo di 450 persone recuperate in una barca da pesca vicino alle coste italiane.

Il primo ministro Andrej Babiš e il ministro degli Esteri Jan Hamáček hanno affermato che la Repubblica Ceca non soddisferà le richieste urgenti dell’Italia e non aiuterà nessuno dei migranti.

Vogliamo esprimere la nostra preoccupazione per questo atteggiamento del governo ceco. Lo vediamo come una mancanza di solidarietà verso le persone in pericolo immediato e verso i nostri partner all’interno della comunità europea. Con il suo rifiuto, la Repubblica Ceca tradisce i principi del mondo civilizzato, i principi su cui si basa e che, tra le altre cose, si fondano sulla tradizione e sui valori della fede cristiana.

Già la scorsa estate la Federazione delle chiese evangeliche in Italia ha chiesto la nostra cooperazione in una situazione in cui il loro paese si trovava a far fronte a un gran numero di migranti che attraversavano il mare, un onere difficile da gestire senza il sostegno di altre nazioni.

Siamo sicuri che il nostro Stato sia in grado, in cooperazione con altri partner e istituzioni europee, di intraprendere azioni appropriate contro la migrazione economica e la tratta di esseri umani.

Allo stesso tempo, abbiamo fiducia sia nelle organizzazioni statali che in quelle non governative e riteniamo che la nostra società abbia abbastanza capacità, forza morale e meccanismi efficaci per sostenere coloro che realmente hanno bisogno.

Dobbiamo assumerci la piena responsabilità della solidarietà reciproca. Nel Vangelo, le parole di Gesù sull’aiutare un individuo bisognoso sono chiare. Di fronte a minacce immediate a persone reali, non dobbiamo rimanere sdegnosi e indifferenti».

La lettera è stata consegnata all’Ufficio del Governo ceco e al Ministro per gli Affari Esteri a Praga.

Nella foto il Consiglio sinodale della Chiesa evangelica dei Fratelli boemi