Dialogo cristiano-islamico: diritto di culto e buona cittadinanza

La XVII Giornata del Dialogo cristiano-islamico si terrà come di consueto il 27 ottobre

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Roma (NEV), 20 settembre 2018 – “Diritto di culto e buona cittadinanza: nessuna moschea è illegale. I luoghi di culto sono centri di convivenza ed avvicinano i cuori!” questo il tema della XVII Giornata del Dialogo cristiano-islamico che si terrà il 27 ottobre. L’iniziativa, nata nel 2001 all’indomani della strage dell’11 settembre, prevede diversi appuntamenti.

Nell’appello degli organizzatori si può leggere: “La nostra società è percorsa da una sempre più feroce islamofobia. È un razzismo su base religiosa che non è nuovo nella storia dell’umanità e che, per come si realizza e per le parole d’ordine di cui si connota, assomiglia a quell’antisemitismo che ha caratterizzato la prima metà del secolo scorso e che ha avuto conseguenze disastrose e mostruose per tutta l’umanità. Ma vi è anche oramai un razzismo diffuso che colpisce migranti di pelle nera che a decine sono stati barbaramente uccisi, ultimo il giovane maliano Soumaila Sacko – e prosegue –. Vogliamo quindi riaffermare che Nessuna moschea è illegale, perché l’esercizio della libertà religiosa garantita dalla nostra Costituzione non può essere subordinata a norme urbanistiche, né può essere soggetta a ‘referendum’ popolari che approvino o meno la costruzione di nuovi luoghi di culto, perché la libertà religiosa è un diritto inviolabile di ogni essere umano riconosciuto a livello internazionale con apposite dichiarazioni universali dell’ONU che il nostro paese ha recepito nel proprio ordinamento. Se si colpisce il diritto di una sola religione, tutte le religioni sono a rischio”.

Un anticipo della Giornata del dialogo cristiano-islamico si svolgerà a Ravenna domenica 23 settembre e vi parteciperanno le chiese metodiste e valdesi dell’Emilia Romagna e delle Marche, il Comune di Ravenna, le associazioni musulmane Life onlus e Laboratorio Insan. Il tema scelto per l’incontro, che si svolgerà nel giardino di Life onlus, via Caorle 24, sarà il volontariato interreligioso in carcere.