Roma (NEV), 30 ottobre 2018 – L’arcivescova Antje Jackelén, primate della Chiesa di Svezia, il 28 ottobre ha aperto a Uppsala (Svezia) la terza Assemblea di ACT Alliance con un sermone che ha ripreso il tema fondamentale dei lavori “Speranza in azione – mettere le persone al primo posto” (Hope in action – putting people first).
“Il nostro mondo desidera ardentemente una speranza credibile – ha detto Jackelén -. Abbiamo bisogno di coltivare la nostra speranza, se vogliamo favorire la speranza tra le persone in situazioni di crisi, povertà e ingiustizia. Con una teologia della resilienza saremo in grado di dare un senso alle lotte di donne e uomini per la salute, il benessere e il futuro dei loro figli”.
L’Assemblea, che terminerà il 1° novembre, è il più alto organo di governo di ACT Alliance. Si incontra ogni quattro anni e riunisce rappresentanti di oltre 145 membri dell’Alleanza per eleggere il suo consiglio di amministrazione, per rivedere gli statuti, approvare la direzione strategica e prendere decisioni di governo.
All’Assemblea è intervenuto anche il segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), Olav Fykse Tveit: “La speranza è potente. Perché ci è data da Dio – ha detto riprendendo il tema dell’incontro. L’azione di ACT Alliance è necessaria per rispondere ai bisogni dei nostri simili e alle minacce alla nostra casa comune, il pianeta terra”.
ACT Alliance è una coalizione di 150 chiese e organizzazioni religiose che lavorano insieme in oltre 125 paesi per creare una trasformazione positiva e sostenibile nella vita di persone indigenti ed emarginate, indipendentemente dalla loro religione, politica, genere, orientamento sessuale, razza o nazionalità. Tra le azioni di ACT Alliance c’è il sostegno a sopravvissuti a disastri, guerre e conflitti, la formazione di comunità rurali in tecniche agricole sostenibili, il lavoro con i governi per salvaguardare i diritti umani.