Un progetto per i “Children on the move”

L’Unione italiana delle chiese cristiane avventiste del 7° giorno e ADRA Italia Onlus hanno firmato una dichiarazione a favore dei Children on the Move. Raccolta fondi a Palermo per un progetto per i bambini e le bambine migranti

Foto: adraitalia.org

Roma (NEV), 14 dicembre 2018 – Una raccolta fondi per Natale è stata indetta da ADRA Italia Onlus (Agenzia avventista per lo sviluppo e il soccorso) per sostenere un doposcuola a Palermo per bambini e bambine che arrivano da diverse zone dell’Africa. Per il secondo anno ADRA Italia sta portando avanti il progetto “Sono bravo anch’io”, iniziativa che coinvolge circa trenta bambini stranieri che affrontano quotidianamente difficoltà di inserimento scolastico e integrazione. L’obiettivo, come hanno spiegato Dag Pontvik, direttore di ADRA Italia, e Costantin Dinca, pastore della chiesa avventista di Palermo, è quello di potenziare le qualità individuali di ogni ragazzo e di promuovere l’inclusione sociale.

“Ci siamo resi conto che le famiglie non erano in grado di aiutarli – ha detto Dinca. Spesso le mamme non sanno leggere né scrivere ed entrambi i genitori hanno una conoscenza molto basilare della loro lingua; inoltre non hanno tempo perché devono lavorare”.

Proprio nei giorni scorsi il Comitato esecutivo dell’Unione italiana delle chiese cristiane avventiste del 7° giorno e il Comitato direttivo ADRA Italia Onlus hanno deliberato all’unanimità una dichiarazione a proposito della situazione dei “Children on the Move”, minori migranti e rifugiati.

“Di fronte al flusso crescente di migranti, la narrazione politica nei Paesi ospitanti sta diventando sempre più ostile agli stranieri e sempre più intollerante nei confronti della diversità culturale” –  si legge nel testo, nel quale si  “invoca la necessità di aumentare la consapevolezza verso la situazione di emergenza” che coinvolge questi bambini, e si individuano una serie di passi per promuovere “opportunità di formazione e di educazione civica per prevenire, individuare e affrontare casi di negligenza, violenza, discriminazione, esclusione nei confronti dei bambini e dei bambini migranti o rifugiati”.

Qui il testo della dichiarazione.