Giornata della Memoria 2019

Il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, pastore Luca Maria Negro, scrive alla presidente dell’Unione delle comunità ebraiche, Noemi Di Segni esprimendo vicinanza spirituale e solidarietà di fronte alla recrudescenza di atti intimidatori e vandalici di stampo neofascista. La Memoria non è solo divieto all'oblio ma ricerca e affermazione incessante della verità

Foto di Nadia Angelucci

Roma (NEV/CS10), 25 gennaio 2019 – Il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), pastore Luca Maria Negro, in occasione del Giorno della Memoria ha inviato una lettera alla presidente dell’Unione delle comunità ebraiche (UCEI), Noemi Di Segni in cui ha espresso la profonda vicinanza spirituale e solidarietà della Federazione.

Negro ha ricordato la comunanza di esperienze delle comunità ebraiche e protestanti, che hanno subito in passato discriminazioni e persecuzioni, sebbene in tempi e modi differenti. Ma la preoccupazione è tutta rivolta al presente, “alla recrudescenza di atti intimidatori e vandalici di stampo neofascista che richiamano alla mente quelle persecuzioni” e l’appello è quello “alla vigilanza e all’impegno di tutti”.

“La Memoria, alla quale ci appelliamo ogni 27 gennaio – prosegue il pastore Negro -, l’invito a non dimenticare, deve trovare la sua attuazione non solo in un generico divieto all’oblio ma nella ricerca e affermazione incessante della verità, come strumento di costruzione di una cultura critica, scevra di qualsiasi retorica e ritualizzazione”.

Il presidente della FCEI ha anche ricordato Giovanni Gervasoni, maestro elementare, dissidente politico, membro della Chiesa Metodista; un protagonista degli anni bui delle persecuzioni, deportato e morto a Dachau, e al quale la città di Venezia dedicherà una pietra d’inciampo.

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