Migliore è la parità nel giornalismo, migliore è il mondo

Il comunicato dell’Associazione mondiale per la comunicazione cristiana (WACC) in occasione della Giornata internazionale della donna

Donne e ragazze rifugiate Rohingya fanno volare gli aquiloni con le loro richieste e desideri per celebrare la Giornata internazionale della donna l'anno scorso nel campo di Balukhali a Cox's Bazar, in Bangladesh. Foto: UN Women / Allison Joyce.

Roma (NEV), 8 marzo 2019 – L’Associazione mondiale per la comunicazione cristiana (WACC) esorta i suoi membri e partner in tutto il mondo a prendere parte alla Giornata internazionale della donna di quest’anno sostenendo l’uguaglianza di genere nell’informazione e nei media.

“La parità di genere nel giornalismo richiede un cambiamento nelle pratiche dei media che risponda ai bisogni e agli interessi dei fruitori dell’informazione, metà dei quali sono donne”, dichiara la WACC, richiamando a una mobilitazione generale oggi, 8 marzo.
Il Global media monitoring project (GMMP) denuncia passi da lumaca verso la parità di genere nei media di tutto il mondo. Ogni quattro persone intervistate, citate o che appaiano nelle notizie di tutto il mondo, solo una è donna.
“In un periodo di 20 anni, l’ago verso la parità di genere nei mezzi di informazione si è spostato di soli 7 punti. A questo ritmo, ci vorranno almeno altri 8 decenni per raggiungere la parità numerica di genere, a parità di condizioni”.

Sharon Bhagwan Rolls, Ambasciatore internazionale GMMP, afferma “Le prove della sottorappresentazione sono chiare. Non ci possono più essere scuse per non rappresentare le donne quali esperte in questioni che fanno notizia”.
Rolls ha esortato i media a impegnarsi in azioni “per cambiare i rapporti di potere e garantire l’equilibrio di genere nella rappresentazione mediatica”.

L’invito all’azione della WACC, disponibile in lingua inglese, francese e spagnola, consiste in tre proposte che possono essere divulgate e condivise con l’hashtag #BalanceforBetter: informarsi sullo stato della parità di genere nei mezzi di informazione mondiale; applicare gli strumenti della campagna “End News Media Sexism” per sollecitare alla responsabilità i media locali con la scheda per valutarne le prestazioni sull’equilibrio di genere e per segnalazioni, utilizzando sui social le parole chiave #BalanceforBetter #EndMediaSexism #GMMP; iscriversi al 25° anniversario del Global media monitoring project 2020 (GMMP 2020) scrivendo a gmmp@waccglobal.org