Attentato di Christchurch. Il cordoglio della KEK

Roma (NEV), 18 marzo 2019 – Anche la Conferenza delle chiese europee (KEK) ha espresso il suo cordoglio alla notizia delle sparatorie di Christchurch, in Nuova Zelanda, in seguito alle quali sono state uccise oltre quaranta persone il ​​15 marzo scorso. La KEK denuncia questo attacco alle sorelle e ai fratelli musulmani deplorando tutte le forme di islamofobia.

“Le nostre preghiere sono con le vittime, le loro famiglie e le loro comunità, e con tutta la gente di Christchurch in Nuova Zelanda”, ha detto il segretario generale della KEK, Heikki Huttunen.

“Sebbene questo atto terroristico, questa insensata tragedia, abbia avuto luogo dall’altra parte del globo, essa è molto vicina ai cuori e alle menti dell’Europa. Dobbiamo riconoscerlo per quello che è: terrorismo, contro il rispetto e la convivialità tra persone con diverse identità religiose ed etniche, che vivono insieme in una società che è casa comune di tutti – ha aggiunto -. Inspiegabilmente, questo bagno di sangue è stato perpetrato in una delle società più sicure e stabili, in Aotearoa-Nuova Zelanda, dove sono stati compiuti sforzi concreti per una riconciliazione con il passato coloniale del paese e tra i suoi gruppi etnici”.

“In vista delle imminenti elezioni europee, come chiese dobbiamo rafforzare il nostro messaggio e gli sforzi per i valori fondamentali europei, in particolare la dignità umana, l’uguaglianza, lo stato di diritto e la libertà di religione o credo. Una cosa particolarmente importante è frenare e contrastare l’incitamento all’odio, che può ispirare atti di terrore come questo. Quando il cuore dell’osservanza religiosa delle persone – la preghiera in comunità – è orribilmente attaccato, dobbiamo rispondere con la nostra più profonda convinzione e determinazione per la pace. Mentre piangiamo la perdita e la sofferenza, dobbiamo essere rafforzati nella nostra volontà di costruire una società e un mondo sicuro e accogliente per tutte le persone. Dobbiamo andare oltre la tolleranza, verso l’amore universale”, ha concluso Huttunen.

La KEK è profondamente impegnata a promuovere i diritti umani, la dignità umana, la libertà di religione e la protezione dei luoghi sacri e di culto in Europa, in Medio Oriente e in tutto il mondo.