#CSW63. CEC all’ONU: potere religioso e mascolinità tossica

Chiude oggi a New York, negli Stati Uniti, la 63^ sessione della Commissione ONU sulla condizione femminile (CSW). Il contributo delle chiese

Foto CEC - Douglas Leonard

Roma (NEV), 22 marzo 2019 –  Il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) è stato presente alla 63^ sessione della Commissione ONU sulla condizione femminile (CSW63) in chiusura oggi a New York, negli Stati Uniti.

Isabel Apawo Phiri, vice segretaria generale del CEC, relatrice all’evento parallelo dal titolo “Sbloccare il potere delle partnership religiose: il diritto alla protezione sociale” tenutosi il 18 marzo, ha riflettuto sul potere dei leader religiosi, nel bene e nel male: “Dobbiamo lavorare insieme per sfruttare al meglio il nostro potere collettivo – ha dichiarato -. I governi possono agire sulla politica. I leader religiosi possono agire nelle comunità informando, sfidando teologie regressive. Le organizzazioni umanitarie possono aiutare a segnalare e prevenire le atrocità degli stupri”.

Il CEC ha preso parte, fra l’altro, all’iniziativa “Uomini in nero”, nella quale si è discusso di mascolinità tossica e di mascolinità positiva, riguardo agli effetti sulla violenza di genere. Il pastore Douglas Leonard, rappresentante del CEC presso le Nazioni Unite a New York, ha evidenziato che le ingiustizie di ogni tipo contro donne e ragazze sono violazioni contro tutta l’umanità.

Il 14 marzo si è tenuto un particolare “giovedì in nero”; la consolidata campagna del CEC per porre fine allo stupro e alla violenza ha coinvolto 175 donne e uomini in rappresentanza di oltre 20 chiese e organizzazioni ecumeniche, che hanno manifestato vestiti di nero.

In una dichiarazione congiunta della Commissione del CEC per gli affari internazionali, ACT Alliance e Federazione luterana mondiale (FLM), le organizzazioni religiose hanno chiesto la fine della disuguaglianza e dell’ingiustizia di genere, che sono causate anche dalla mancanza di protezione sociale.

La CSW63, iniziata l’11 marzo, ha riunito per dodici giorni migliaia di partecipanti da tutto il mondo in rappresentanza della politica, della società e delle religioni. La commissione è il principale organismo intergovernativo mondiale dedicato esclusivamente alla promozione dell’uguaglianza di genere e all’emancipazione delle donne. Tema di quest’anno, la protezione sociale delle donne.

Leggi l’articolo sull’importanza dei media per l’uguaglianza di genere, incontro che ha visto la partecipazione dell’Associazione mondiale per la comunicazione cristiana (WACC)