Una chiesa presente nella società

La fotografia delle chiese metodiste e valdesi in Italia scattata nel libro Granelli di Senape

Roma (NEV), 16 maggio 2019 – “Granelli di senape” racconta “un pezzo di storia delle forme di vita cristiane alla verità evangelica”, così scrive il professor Enzo De Pace nella prefazione al volume edito da Claudiana editrice che indaga lo stato di salute delle chiese metodiste e valdesi in Italia, il quale è stato presentato oggi a Roma presso la facoltà valdese di teologia. “Il libro non è un affare interno alla chiesa, ma riguarda tutta la società italiana”. Prosegue De Pace: “Da questo punto di vista non dice soltanto quali siano i problemi di questa chiesa, come ad esempio la scarsa presenza delle nuove generazioni, ma ci spiega anche di come i valdesi e i metodisti abbiano saputo inventare e sperimentare progetti di solidarietà sociale nazionale ed internazionale”. E ancora: “mostrando una disponibilità concreta al dialogo fra persone di fede diversa, e un livello sempre alto di preparazione teologica e biblica tra i pastori”.
L’opera è l’esito di una ricerca sociologica coordinata dal centro studi Confronti ed è stata curata da Paolo Naso, professore di scienza politica e coordinatore del programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) “Mediterranean Hope”, da Alessia Passarelli, sociologa esperta di migrazioni, e dal direttore di Confronti, Claudio Paravati. “Si tratta di una ricerca pionieristica per quel che riguarda la realtà delle chiese protestanti storiche italiane, mentre a livello europeo indagini del genere sono state già realizzate, ad esempio, in Svizzera, Inghilterra e Portogallo”, ha spiegato Paravati introducendo il volume, motivandone così i risultati: “è stata scattata una istantanea di una realtà sociale che è in continuo cambiamento ed evoluzione, ipotizzando tendenze e rilevando costanti e cambiamenti”.
“È una chiesa in stabile decrescita”, quella valdese e metodista in Italia, “un provocatorio ossimoro che evidenzia la coesistenza di due spinte contradditorie”, evidenziano nelle conclusioni al volume Paolo Naso e Alessia Passarelli. Più in generale, ha aggiunto Naso, presentando il lavoro di ricerca nell’ambito di una intera giornata di riflessione, analisi e dibattito che si è svolta oggi alla facoltà valdese di Roma: “è legittimo ricavare l’immagine di una chiesa solida, in salute; anche nelle aree della diaspora il sistema regge, merito di pastori e pastore, grazie a opere diaconali innovative e apprezzate, ma la tenuta è garantita, e il dato positivo è quello della stabilità”.
Soddisfazione per l’uscita di “Granelli di sabbia” è stata espressa, infine, dal decano della facoltà di teologia, il professor Fulvio Ferrario, per il quale: “oltre a rendere un servizio alla chiesa, lo studio contribuisce anche alla conoscenza della realtà religiosa italiana, dal punto di vista scientifico”. E poi, ha aggiunto Ferrario nella postfazione che ha scritto per il volume: “Mi appare importante che tale ricerca sia stata realizzata in seguito a un impulso del Sinodo. Che la leadership di un’organizzazione investa risorse per vederci chiaro è una buona cosa, lo è ancor di più quando avviene pubblicamente. Parlare di trasparenza è facile, praticarla lo è assai meno”.