Milano (NEV), 28 maggio 2019 – “Il dato storico è che nessun movimento migratorio è mai stato reversibile. […] Non solo: oltre che irreversibili i processi migratori non sono mai stati arginabili, ma solo interpretabili. E la loro interpretazione ne ha modificato il significato e il destino”, scrive il docente di Storia del cristianesimo Alberto Melloni nella prefazione del libro “Il Dio dei migranti”. Sono proprio tre ricerche sull’esperienza e pratica religiosa degli immigrati nel nostro paese al centro del volume, edito da Il Mulino, che sarà presentato domani, mercoledì 29 maggio, alle 18 alla Libreria Claudiana di Milano.
“Quanti sono gli imam in Italia? Come si preparano? Come vivono le diverse chiese cristiane in una nostra metropoli? Quali sono le attività e le azioni portate avanti dalla chiesa ortodossa rumena, che in Italia conta su un bacino di oltre un milione di persone?” – si legge nella quarta di copertina – Tre percorsi fino a oggi inesplorati, che mostrano come l’immigrazione costituisca uno dei più incisivi vettori di un processo di post secolarizzazione e un nuovo movimento di fermento religioso”.
All’appuntamento di domani pomeriggio, in via Francesco Sforza 12/A, parteciperanno i tre curatori dell’opera, Maurizio Ambrosini, Paolo Naso e Claudio Paravati del Centro Studi Confronti, con Giulio Giorello, professore all’Università degli Studi di Milano, l’assessore alle Politiche sociali, salute e diritti del Comune di Milano, neo eletto al Parlamento europeo, Pierfrancesco Majorino, e Maddalena Colombo, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.