Intercultura. Essere fratelli e sorelle

Si è concluso il percorso del Laboratorio INterculturale di Formazione e Accoglienza promosso dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia

Roma (NEV), 4 giugno 2019 – Si è concluso lo scorso 2 giugno a Palermo il percorso del Laboratorio INterculturale di Formazione e Accoglienza (LINFA) promosso dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) nell’ambito del programma Essere chiesa insieme (ECI). “LINFA è un percorso di formazione finalizzato alla preparazione di predicatori locali, monitori e monitrici, animatori giovanili, mediatori culturali e persone che rendono un servizio all’interno di contesti interculturali come sempre più spesso sono le chiese evangeliche in Italia” ha detto all’Agenzia Nev Francesca Cozzi, pastora ed animatrice teologica che ha accompagnato il laboratorio durante i due anni di lavoro.

Il percorso è stato ideato da un gruppo di esperti, e in particolare si è avvalso della collaborazione dei professori Eric Noffke e Yann Redaliè della Facoltà valdese di teologia, del professor Paolo Naso dell’università La Sapienza di Roma e della pastora Anne Zell collaboratrice, tra le altre cose, del master in Teologia interculturale promosso dalla Facoltà valdese e che recentemente ha concluso la sua prima edizione.

“Il tratto specifico del LINFA è che non prevede lezioni frontali – ha detto Cozzi – ma, anche in considerazione del diverso livello di preparazione dei partecipanti, e delle difficoltà linguistiche che in qualche caso permangono, ha privilegiato formule di animazione di gruppo, di educazione popolare e di cooperative learning. Il lavoro principale si svolge soprattutto nei gruppi, con un’animazione teologica che fa sì che tutti possano esprimersi. Il rispetto, lo scambio e la trasparenza nelle relazioni sono alla base di tutto il nostro percorso”

Un percorso durato due anni che ha affrontato temi differenti emersi tutti dall’esperienza di Essere chiesa insieme, programma della FCEI avviato nel 2000 per affrontare la questione della crescente presenza di immigrati evangelici nel nostro Paese. E così negli incontri i formazione del LINFa si è parlato di identità, soluzione propositiva dei conflitti, integrazione e cittadinanza, giovani e generazioni, etica, spiritualità, missione, come leggiamo la bibbia e chiesa e ministeri.

“È stato un percorso molto interessante – ha detto Cozzi – che ci ha permesso di creare un gruppo coeso e aperto, una rete al di là della propria confessione, con momenti molto forti di scambio e anche di dissenso che abbiamo sempre ricomposto con un atteggiamento propositivo e aperto. La sfida per il futuro è quella della valorizzazione dei nostri studenti nelle comunità locali anche attraverso delle figure di tutor. Quello che abbiamo imparato – ha concluso Cozzi – è che il rapporto tra di noi deve essere come un rapporto tra fratelli e sorelle e basarsi nella condivisione della preghiera e del culto. È così che si risolvono i conflitti”.

Domenica 2 giugno sono stati consegnati i 21 diplomi. Nei prossimi mesi la commissione LINFA si riunirà per tirare le fila del lavoro svolto e organizzare il nuovo ciclo che inizierà nel 2020.