United Methodist Church. Ordinati pastori e diaconi LGBTQI

La Conferenza annuale dello scorso febbraio non è riuscita a sanare le divergenze all'interno della United Methodist Church

Foto della Conferencia Anual dell'Oregón-Idaho.

Roma (NEV), 20 giugno 2019 – Nonostante i risultati della Conferenza Generale dello scorso febbraio a San Luis, con il passaggio della linea più conservatrice, quella del Traditional plan, sulla possibilità di avere ministri di culto apertamente gay e di unioni fra persone dello stesso sesso, le conferenze regionali annuali della United Methodist Church hanno ordinato persone LGBTQI tra i propri membri di chiesa.

Le implicazioni legislative dell’approvazione del Traditional plan entreranno in vigore negli Stati Uniti nel gennaio 2020. In Africa, Asia ed Europa ciò avverrà nel maggio 2021.

Nell’Illinois settentrionale sono stati ordinati tre diaconi LGBTQ: la vescovo Sally Dyck, di Chicago, ha detto che è stato un onore dare la sua benedizione “a tutti questi servi di Gesù Cristo e accompagnarli nel loro cammino di fede. La mia preghiera è che la chiesa cresca in grazia per poter dare la sua piena benedizione ad ogni figlio di Dio che è chiamato al ministero”.

La Conferenza annuale di Baltimora-Washington ha ordinato un pastore LGBTQ e un diacono provvisorio durante un servizio tenuto durante la riunione annuale, dal 29 maggio al 1° giugno 2019.

La conferenza annuale dell’Oregon-Idaho ha nominato Taylor Gould presbitero ad interim durante il recente incontro annuale. Gould, 26 anni, si identifica come bisessuale/queer ed è stato uno dei sei candidati ordinati lo scorso venerdì 14 giugno nella città di Eugene, nell’Oregon.

Malgrado il passaggio della linea più conservatrice quindi, continuano a evidenziarsi spaccature all’interno della United Methodist Church, divergenze che evidentemente la Conferenza non è riuscita a sanare.