Luterani mondiali. Si chiude il Consiglio 2019

Il Consiglio della Federazione Luterana Mondiale (FLM) ha concluso il suo incontro del 2019 con dichiarazioni e risoluzioni pubbliche sulle crisi legate ai cambiamenti climatici, sulla situazione israelo-palestinese, sull'eredità della schiavitù e sulla persecuzione religiosa in tutto il mondo

Foto di FLM/Albin Hillert

Roma (NEV) 20 giugno 2019 – Si è chiuso il 18 giugno a Ginevra il Consiglio 2019 della Federazione luterana mondiale (FLM) che aveva come tema il versetto “Perché conosciamo la voce di Dio” (Giovanni 10: 4). Il Consiglio della FLM è un organo che si riunisce annualmente ed è composto dal presidente, dal presidente del comitato finanziario e da 48 componenti delle chiese membro. Fondata nel 1947, la FLM è oggi una comunione mondiale di 148 chiese con 75 milioni di credenti in 99 paesi.

Alla fine dell’Assemblea sono state rese note delle dichiarazioni relative a differenti situazioni nel mondo.

Sulla questione relativa ai danni causati dai cicloni tropicali Idai e Kenneth in Malawi, Mozambico e Zimbabwe a marzo e aprile 2019 il Consiglio ha invitato le chiese appartenenti alla FLM a continuare a fornire “assistenza finanziaria, materiale, psicologica e pastorale per le vittime”, ha anche chiesto al governo locale e alle istituzioni internazionali di dare massimo sostegno alle persone colpite dai cicloni e di intervenire sulle cause profonde di questi eventi e cioè il cambiamento climatico.(Leggi la risoluzione)

Altro tema affrontato è stato quello della persecuzione di persone e comunità sulla base della loro fede e ha invitato le chiese della FLM a “difendere la libertà di religione o di credo [e] a denunciare gli abusi di queste libertà”. (Leggi la risoluzione)

Riferendosi alla situazione israelo-palestinese, il Consiglio ha ribadito il suo accompagnamento alla Chiesa evangelica luterana in Giordania e in Terra Santa (ELCJHL), e ha invitato tutte le chiese “ad essere solidali e pregare” con e per l’ELCJHL. Ha anche sollecitato il sostegno ai servizi sanitari forniti dall’Augusta Victoria Hospital.  Sul conflitto irrisolto, il Consiglio ha ribadito la posizione di lunga data la FLM su una soluzione a due Stati, come affermato più volte nelle risoluzioni delle Nazioni Unite, e la garanzia di pace e sicurezza sia per gli israeliani che per i palestinesi. Ha affermato lo status di Gerusalemme, come “una città condivisa da due popoli e tre religioni” – cristianesimo, islam ed ebraismo. (Leggi la risoluzione)

Le azioni del Consiglio hanno incluso una risoluzione sul retaggio della schiavitù, relativa a uno dei sottotemi dell’assemblea, “Esseri umani non in vendita” e al 400° anniversario del viaggio transatlantico forzato di popoli africani ridotti in schiavitù nel 2019. Affermando che “tutti gli uomini gli esseri, i loro diritti e la loro dignità, non sono merci da vendere o vendere “il Consiglio ha invitato le chiese dei membri del LWF ad unirsi alla chiesa globale e alla comunità internazionale in attività per commemorare l’anniversario. (Leggi la risoluzione)

Molto importante la dichiarazione relativa all’impegno della comunione luterana per la giustizia climatica. In una risoluzione sulla protezione della biodiversità, che ha impiegato la base teologica per proteggere l’integrità della creazione di Dio e facendo riferimento a un rapporto intergovernativo che avverte dell’imminente estinzione di circa 1 milione di specie di animali e vegetali, l’organo di governo ha invitato le chiese dei membri della FLM a impegnarsi in attività che promuovano la conservazione degli habitat. Il Consiglio ha anche invitato la comunità internazionale a stabilire un sistema economico globale sostenibile basato “sull’integrazione della creazione, prendendo le distanze dal modello di crescita economica capitalista sfruttatrice contemporanea”. (Leggi la risoluzione)