USA. La violenza armata deve finire ora

Il Consiglio Nazionale delle Chiese degli USA interviene sulle sparatorie negli Stati Uniti in cui hanno perso la vita 29 persone

Roma (NEV), 5 agosto 2019 – “La notizia di due massacri avvenuti lo scorso fine settimana, uno a El Paso, in Texas, e l’altro a Dayton, in Ohio, in cui 29 persone hanno perso la vita nel giro di 13 ore ci lasciano annichiliti, agghiacciati e addolorati. Le 251 sparatorie di massa di quest’anno sono chiaramente atti di terrorismo interno”. Il Consiglio Nazionale delle Chiese degli USA (NCCCUSA) è intervenuto con una dichiarazione pubblica dopo un fine settimana in cui gli Stati Uniti sono stati attraversati da due gravi episodi di violenza in cui hanno perso la vita 29 persone.

Ricordando in preghiera coloro che sono stati direttamente colpiti dalle sparatorie il NCCCUSA ribadisce il proprio scoramento per la “consapevolezza che quasi sicuramente i nostri parlamentari non risponderanno in modo significativo a questa violenza, poiché si trovano collettivamente e vergognosamente nella prigionia della lobby delle armi. I nostri leader eletti sono colpevoli di negligenza e codardia”.

Nella dichiarazione pubblica il Consiglio disapprova “il linguaggio incendiario dei leader” e la “retorica razzista e infiammatoria” che “deve essere sostituita da parole e azioni che creano comunità di amore, che abbracciano la diversità etnica, razziale e religiosa. Questi sono i valori che desideriamo vedere in un’America vibrante e inclusiva”, afferma.

Il Consiglio Nazionale delle Chiese degli USA condanna fermamente “la combinazione di armi di distruzione di massa prontamente disponibili e un’ideologia nazionalista razzista bianca tossica” e chiede ai parlamentari di “rinnovare il divieto decaduto sulle armi d’assalto e di richiedere licenze e controlli preliminari per la proprietà delle armi” indicando il leader della maggioranza repubblicana al Senato, Mitch McConnell, “responsabile del blocco della legislazione che avrebbe introdotto misure di buonsenso anni fa”.

NCCCUSA chiede alle chiese locali “di tenere speciali servizi di preghiera non solo per coloro che sono colpiti dalle sparatorie di massa a El Paso e Dayton ma in tutto il mondo” e di impegnarsi con “conversazioni sul razzismo e sulla supremazia bianca in modo che queste orride ideologie vengano sradicate”.

Anche il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) ha espresso il proprio dolore per questi fatti; il pastore  Olav Fykse Tveit, segretario generale  del CEC, ha dichiarato: “Accompagniamo le nostre sorelle e fratelli negli Stati Uniti in queste ore di dolore e confusione e, insieme alle nostre condoglianze, ci uniamo alle richieste urgenti delle chiese  per una vera soluzione alla violenza armata”.