Roma (NEV), 7 agosto 2019 – È stato approvato il 31 luglio dal Consiglio dei Ministri un disegno di legge (Ddl), proposto dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, per un incremento del fondo a disposizione per i volontari. Lo stanziamento complessivo raggiungerà così i 300 milioni, stessa cifra dello scorso anno, consentendo di avviare i progetti per 50 mila giovani nel 2019.
“Con l’approvazione del finanziamento del Servizio civile universale (SCU) possono ripartire i progetti. È una buona notizia – ha dichiarato il presidente della Diaconia valdese (Commissione sinodale per la diaconia – CSD), Giovanni Comba –, anche se questo meccanismo di finanziamento ‘in corso d’opera’ non consente un minimo di programmazione: questo riguarda gli enti, ma soprattutto i giovani coinvolti, che non sanno se ci saranno spazi per loro e quando eventualmente potranno svolgere il servizio. Come Diaconia valdese abbiamo presentato alcune decine di progetti e attendiamo, anche alla luce del finanziamento approvato, quanti saranno poi realmente attivabili. Rimaniamo fortemente convinti del valore del Servizio civile, per la sua dimensione formativa, per lo scambio intergenerazionale attivato, per l’investimento sui giovani”.
“Continueremo nella nostra azione, anche all’interno del Coordinamento nazionale enti del Servizio Civile (CNESC) – conclude Comba –, per un allargamento e consolidamento di questo strumento di partecipazione”.
L’incremento dei fondi è stato deciso “Al fine di garantire il sostegno statale e di assicurare la continuità” si legge nel comunicato di Palazzo Chigi. A settembre uscirà il primo bando per 40mila ragazzi; con la conferma del provvedimento da parte del Parlamento, altri 13mila volontari potranno accedere ai progetti, presentati dagli enti accreditati nell’Albo nazionale, che sono in aumento.
Il Servizio civile universale è un’attività aperta a ragazzi e ragazze fra i 18 e i 28 anni che decidono volontariamente di dedicare 8 o 12 mesi a progetti in Italia o all’estero, a fronte di un compenso forfettario di circa 400 euro mensili, in alcuni casi comprensivi di vitto e alloggio. Vede la sinergia di istituzioni ed enti pubblici e privati iscritti all’Albo. Si ispira ai valori della difesa non armata e nonviolenta, all’educazione, alla pace tra i popoli, alla promozione dei valori fondativi della Repubblica italiana, “con azioni concrete per le comunità e per il territorio”, come si legge nella pagina istituzionale. Un’esperienza unica e importante occasione di formazione e crescita personale e professionale, che permette di mettersi in gioco in diversi settori quali l’assistenza, la tutela dell’ambiente e del patrimonio artistico, la promozione culturale, la protezione civile, l’agricoltura sociale.