Sinodo 2019. Curiosità e numeri sui “culti di apertura”

Nella pagina facebook “Riforma Protestante in Italia”, una panoramica di Andrea Demartini, valdese appassionato di storia e teologia

Sinodo 1982, la pastora Giuliana Gandolfo, il candidato Eugenio Bernardini e il pastore Valdo Benecchi

Roma (NEV), 8 agosto 2019 – Andrea Demartini è un appassionato di teologia e di storia valdese. All’indomani dell’invito ufficiale del moderatore della Tavola valdese, pastore Eugenio Bernardini, al Sinodo delle chiese metodiste e valdesi 2019, Demartini ha voluto condividere alcune curiosità e numeri relativi ai “culti di apertura” dei passati sinodi.

Il Sinodo è un appuntamento annuale, una sorta di “parlamento” che vedrà riuniti a Torre Pellice, dal 25 al 30 agosto, 180 deputati, pastori e laici, per decidere della vita della chiesa e discutere su temi quali la libertà religiosa, i rapporti con lo Stato, l’impegno sociale e comunitario, la “Diaconia globale”, i diritti umani, il presente e il futuro della cosiddetta “generazione interculturale” e delle chiese locali, l’ecumenismo e il dialogo interreligioso.

Il Sinodo avrà inizio ufficialmente alle 15.30 del 25 agosto con il consueto culto di apertura nel tempio di via Beckwith. La predicazione è stata affidata a Erica Sfredda, una predicatrice locale. “Una situazione non nuova, eppure ‘non tipica’, per tanti motivi, il primo dei quali ‘visivo’. Il predicatore o predicatrice designato, che come da tradizione apre il corteo sinodale insieme ai candidati al ministero pastorale, non indossa la toga – spiega Demartini in un post pubblicato nel gruppo pubblico facebook Riforma Protestante in Italia –. Ci sono due precedenti di predicatori locali a cui è stata affidata la predicazione del culto di apertura del Sinodo: nel 1981 è toccato al professor Claudio Tron […] Nel 1999 invece la predicazione del culto di apertura era stata curata da Maddalena Giovenale Costabel, che aveva predicato su Isaia 29:17-24”.

La panoramica prosegue con il ricordo della designazione come predicatrice d’ufficio a una donna: “i precedenti sono numerosi negli ultimi anni, mentre sono stati più sporadici negli anni precedenti, nonostante risalga al 1967 la prima consacrazione di due donne al ministero pastorale” prosegue Demartini. (Due anni fa il Sinodo festeggiava il Cinquantenario delle prime consacrazioni di donne al ministero pastorale: Gianna Sciclone e Carmen Trobia, recentemente scomparsa, ndr).

La prima predicatrice designata fu, nel 1982, la pastora Giuliana Gandolfo, tra le pioniere del ministero femminile, che predicò su Matteo 7:21-27 e procedette poi a consacrare l’attuale moderatore Eugenio Bernardini, il cui mandato si chiude con questo Sinodo.

La carrellata storica sui culti di apertura del Sinodo ha suscitato un vivace dibattito social, in particolare sull’uso della toga. L’intervento integrale di Andrea Demartini e i commenti sono online in questa pagina.

Il gruppo facebook “Riforma Protestante in Italia” si presenta così: “Solus Christus, Sola Scriptura, Sola Fide, Sola Gratia, Soli Deo Gloria”. Nella pagina si discute di Riforma protestante in Italia, avendo come fil rouge i cosiddetti 5 ‘pilastri’ del protestantesimo sopra elencati.