Tempo del Creato 2019. La priorità del cambiamento climatico

È iniziato il 1° settembre il Tempo del Creato periodo liturgico osservato in tutto il mondo per riflettere, pregare insieme e agire per la salvaguardia del Creato

Roma (NEV), 2 settembre 2019 – Il tema dei rifiuti e della sostenibilità è stato scelto quest’anno dalla commissione Globalizzazione e ambiente (GLAM) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) per celebrare il Tempo del Creato, il periodo liturgico ecumenico che va dal 1° settembre al 4 ottobre, che fece i suoi primi passi con l’Assemblea ecumenica europea di Graz (Austria) del 1997 e che coinvolge le chiese cristiane di ogni tradizione in tutto il mondo.

La GLAM per l’occasione ha preparato il dossier “Nella società di Dio non ci sono rifiuti. Interpellati dalla priorità del cambiamento climatico”, ispirato al Salmo 118,22 “La pietra che i costruttori avevano scartato è divenuta la pietra angolare”, che contiene materiali biblici, liturgici e omiletici; schede informative ed articoli. Ampi e interessanti materiali di approfondimento e di accompagnamento alla liturgia compongono il dossier che conta anche sulla presenza di numerosi dati che raccontano di un cambiamento climatico e della necessità impellente di una riconversione del modo di produrre e di abitare la Terra: “In questi anni il cambiamento climatico ha continuato ad essere considerato nei fatti una esternalità da mitigare e a cui adattarsi – dice il dossier – e non viene assunto come un dato che richiede una urgente conversione, e così esso acquista dimensioni sempre maggiori, con conseguenze incalcolabili e non prevedibili”.

Nell’Introduzione, nell’esprimere preoccupazione per la situazione ambientale, la GLAM afferma che “per un pellegrinaggio di giustizia e pace verso il creato occorre pensare ad un sistema economico non più centrato sul profitto di pochi ma sulle necessità di ciascuno/a e dell’ambiente rispettando i tempi e gli spazi della vita che non sono quelli del mercato.  Al servizio della vita, dunque, l’economia deve da subito dire dei no (arrivando al boicottaggio) e dei sì (oltre la testimonianza), diversi da quelli dominanti, e non accontentarsi di relegare la sostenibilità a nicchie di mercato anche certificate che in questi anni non hanno prodotto politiche economiche adeguate”.

La commissione indica anche le misure necessarie in Italia per “prendere sul serio e camminare insieme” sulla strada della riconversione: “voltare pagina rispetto ad un modello di sviluppo che ancora si basa sulla cementificazione, che parla di economia circolare ma non la pratica, che si basa sulla crescita illimitata di beni e servizi e che dichiara di attuare una transizione energetica mentre partecipa a missioni di guerra per difendere interessi geopolitici e l’approvvigionamento di energie fossili”.

Il Tempo per il Creato è un periodo liturgico osservato dalle chiese europee per riflettere, pregare insieme e agire per la salvaguardia del Creato, e nasce dal calendario del patriarcato ortodosso che dal 1989 dedica il 1° settembre, inizio del nuovo anno liturgico, a questo tema.