“In Italia manca l’informazione completa, sale della democrazia”

Il discorso integrale della giornalista investigativa Maria Grazia Mazzola alla serata pubblica del Sinodo delle chiese metodiste e valdesi, tra disinformazione, mafie, fakenews e ricerca della verità

Roma (NEV), 5 settembre 2019 – “Diritto, diritti, verità, democrazia” è stato il tema della serata pubblica del Sinodo delle chiese metodiste e valdesi, da poco conclusosi a Torre Pellice (Torino).

Riproponiamo l’intervento integrale di Maria Grazia Mazzola, giornalista d’inchiesta della RAI che, insieme al direttore di Avvenire Marco Tarquinio e al magistrato Marco Bouchard, ha affrontato il tema delle responsabilità del giornalismo, tra disinformazione e fakenews.

Mazzola denuncia la malafede, l’ignoranza, la dogmaticità fobica, la chiusura mentale, le frustrazioni, l’impotenza, l’estrema fragilità e l’egoismo di un certo modo di fare informazione. Informazione che “sposta l’elettorato, influenza le opinioni dei consumatori e produce business”.

E pone una domanda: “qualcuno di voi vede nei tg le inchieste sulla guerra in Siria, nello Yemen, in Africa? Ciò che sta accadendo nel Salvador e nelle altre parti del mondo? Non c’è informazione completa” sostiene Mazzola, parlando di “centrifuga disinformativa che mescola fatterelli ai comizi demagogici di certa parte politica medievale e schiavista che nasconde un modello economico redditizio”. Richiamando a una responsabilità collettiva nella ricerca della verità, Mazzola afferma: “L’Italia siamo anche noi, giornalisti, impiegati, ciabattini, panettieri, professionisti, operai, casalinghe, pensionati, studenti… ciascuno per la propria parte dobbiamo avere il coraggio di svelare quando le carte sono truccate. Dobbiamo farcene carico. Le chiese sono scese in campo e lo hanno fatto con l’azione. Si sono schierate. Non si può rimanere a guardare. Il cristianesimo, la missione della ricerca della verità coinvolge tutti in modo attivo. C’è un popolo che tiene lampade accese in mano in Italia, un popolo che sta salvando il paese, che ci rende orgogliosi: volontari, società civile, laici e religiosi, le ONG. No, non siamo Ponzio Pilato, non ce ne laviamo le mani, i diritti umani non si barattano, non si negoziano. Sono indiscutibili”.

La giornalista pone l’accento su una realtà scomoda, quella delle mafie che si sono radicate in Europa e “hanno in mano buona parte dell’economia: società, ristoranti, immobili, eolico, energie, smaltimento rifiuti, trasporti sui tir, stanno frodando i fondi europei […] nel silenzio più assoluto, mentre qui vanno in onda ore e ore di tv sui capi dei partiti e sulle loro parole. Parole, parole che usurpano i fatti dovuti ai cittadini – e conclude –. Non stiamo vivendo una democrazia autentica.  Dunque diventa sovversiva la ricerca della verità e sovversivo è quel magistrato, quel giornalista, quelle donne e uomini di chiesa o laici che la affermano […] Il mio appello è rivolto a chi ha le lampade in mano: non spegnetele. Indaghiamo sui fatti, il giornalismo investigativo è il sale della democrazia. Non c’è pace senza giustizia, non c’è giustizia senza accertamento della verità, dice il vangelo”.

Scarica qui il Discorso integrale di Maria Grazia Mazzola

Riguarda qui il video integrale della serata pubblica, curato da Radio Beckwith evangelica (RBE).