Abrogare i decreti sicurezza

L’appello della società civile per abrogare le leggi discriminatorie approvate durante l’era Salvini

Roma (NEV), 24 settembre 2019 – La reintroduzione della protezione umanitaria, l’abrogazione delle norme riguardanti la residenza per i richiedenti asilo, il ristabilimento di un sistema nazionale di accoglienza che promuova l’inclusione sociale di richiedenti asilo e titolari di protezione, infine, l’abrogazione di quelle norme che vietano l’attracco nei porti italiani delle navi che trasportano cittadini stranieri soccorsi in mare. Sono i quattro punti dell’appello rivolto al Governo Conte Bis e al Parlamento che sono stati presentati stamattina in una conferenza stampa che si è tenuta a Roma, all’Hotel delle Nazioni, dalle organizzazioni promotrici della Campagna #Ioaccolgo, di cui fa parte anche la Federazione delle chiese evangeliche in Italia.

La conferenza stampa è stata coordinata da Giulia Capitani di Oxfam e da Filippo Miraglia, responsabile immigrazione di Arci. Tra gli interventi che si sono susseguiti quello di Hassan Bassi, rappresentante del Coordinamento delle Comunità di Accoglienza (CNCA), che ha spiegato come in seguito all’entrata in vigore del d.l n.113/2018, cosiddetto decreto Salvini, i richiedenti asilo non possono essere più accolti nel sistema di accoglienza ordinario gestito dai comuni, ma vengono accolti, unicamente, nelle strutture gestite dalle prefetture che sono caratterizzate da grandi dimensioni, come i CAS, in cui mancano, tra le altre cose, i corsi di italiano e l’orientamento lavorativo, e, in tal modo, “è ostacolata l’inclusione sociale all’interno dei territori di accoglienza”.

Del progressivo smantellamento del sistema di accoglienza ha parlato anche il referente della CGIL, Kurosh Danesh, lanciando l’allarme “sulla perdita di lavoro per migliaia di operatori e operatrici, senza un’adeguata copertura degli ammortizzatori sociali” e sottolineando che su questo punto il sindacato ha cercato di aprire con lo scorso governo una vertenza, senza successo.

“Questo è un appello che chiede discontinuità, di superare cioè quelle politiche che hanno sparso veleno nella società italiana”, ha ribadito Filippo Miraglia dell’Arci, ed è per questo che “la rete #Ioaccolgo vuole dare voce a tutte quelle realtà che testimoniano un modo differente di occuparsi dei fenomeni migratori”, ha aggiunto Giulia Capitani di Oxfam. Ed è in quest’ottica, appunto, che è stato previsto dagli organizzatori l’intervento della rappresentante della Federazione delle chiese evangeliche, Giulia Gori: “È urgente e necessario reintrodurre la protezione umanitaria che è stata cancellata dal decreto Salvini, e sostituita con il permesso di protezione speciale”, ha detto Gori, che ha poi spiegato: “Era un provvedimento largamente valorizzato dalla nostra migliore dottrina giuridica e adottato spesso dalle commissioni territoriali che valutavano le richieste di protezione internazionale. Diventa necessario dunque reintrodurre tale disciplina soprattutto se pensiamo a quanti stranieri oggi si trovano in condizioni di irregolarità, senza poter trovare un impiego lavorativo regolare, proprio a causa dei decreti richiamati”.

Chi volesse aderire all’appello può firmare qui.

Perche' e' necessaria la reintroduzione della protezione umanitaria. Lo ha spiegato stamattina Giulia Gori, intervenendo alla conferenza stampa promossa da #ioaccolgo per chiedere l' abrogazione dei #decretisicurezza

Pubblicato da NEV – notizie evangeliche su Martedì 24 settembre 2019