“La rete è una piazza anti migranti”

La Conferenza delle chiese europee ha partecipato alla riunione biennale della Conferenza delle Organizzazioni Non Governative Internazionali (INGOs) presso il Consiglio d'Europa

Foto ceceurope.org

Roma (NEV), 7 novembre 2019 – Il segretario esecutivo della Conferenza delle chiese europee (KEK), il pastore Sören Lenz, ha partecipato alla riunione biennale della Conferenza delle Organizzazioni Non Governative Internazionali (INGOs) presso il Consiglio d’Europa, a Strasburgo, dal 28 al 31 ottobre a Strasburgo.

Tra gli argomenti discussi le migrazioni, la relazione tra i cambiamenti climatici e i rifugiati e la crescente ostilità nei confronti di migranti e richiedenti asilo su Internet.

All’incontro i relatori speciali del Comitato per i diritti umani della Conferenza delle INGOs hanno dichiarato con preoccupazione che “la rete è diventata una piazza anti migranti ” e che sta influenzando particolarmente i giovani.

Nel suo rapporto, Iamvi Totsi, vicepresidente del Comitato per i diritti umani della Conferenza delle INGOs, ha spiegato che “la paura del terrorismo è stata sfruttata nel contesto della migrazione” e ha invitato le ONG a continuare il loro impegno in materia.

“Le chiese con il loro diverso approccio stanno contribuendo a creare una società giusta e umana”, ha affermato Lenz. “La Conferenza delle INGOs del Consiglio d’Europa consente alla KEK di costruire ponti tra opinioni diverse e contribuire alle discussioni globali con un autentico punto di vista cristiano”, ha aggiunto.

Lenz ha sottolineato l’importanza del Consiglio d’Europa e della conferenza degli INGOs. “Non è solo una piattaforma di discussione ma offre strumenti giuridici vincolanti per proteggere i diritti umani, sviluppare la democrazia e rafforzare la partecipazione della società civile”, ha aggiunto.

Importante decisione della riunione è stata l’adozione di una dichiarazione sulla situazione nella Siria settentrionale che condanna l’invasione delle truppe turche e invita tutti gli Stati membri del Consiglio europeo a “fornire immediatamente assistenza umanitaria e di emergenza alla popolazione, attingendo all’esperienza delle ONG, di osservatori e organizzazioni di monitoraggio, in particolare quelle che si concentrano sulla protezione di bambini, anziani, disabili fisici e mentali e donne”.

La KEK ha lo status di osservatore in diversi organismi intergovernativi (bioetica, istruzione e cultura, ecc.) e partecipa attivamente alla Conferenza delle INGOs.