Un presepe in gabbia

Una chiesa nel sud della California approfitta delle festività natalizie per inviare un messaggio sulla situazione delle famiglie di migranti detenute al confine

Roma (NEV), 9 dicembre 2019 – Sulla pagina Facebook della Chiesa metodista unita di Claremont è apparsa un’immagine in cui le statue di Gesù, Giuseppe e Maria compaiono in gabbie separate.

Lo scopo dell’installazione, che è stata montata di fronte all’entrata della chiesa, è quello di indurre a riflettere sulla situazione delle famiglie che chiedono asilo.

La pastora Karen Clark Ristine, nel testo che accompagna la foto, ha scritto: “poco dopo la nascita di Gesù, Giuseppe e Maria furono costretti a fuggire con il loro figlioletto da Nazareth verso l’Egitto per sfuggire al re Erode, un tiranno. Temevano la persecuzione e la morte. Cosa accadrebbe se questa famiglia cercasse rifugio nel nostro paese oggi?”.

Clark Ristine prosegue chiedendo ai lettori di immaginare che “Giuseppe e Maria siano separati al confine e che Gesù, appena un neonato, sia separato da sua madre, posto in una gabbia nei centri di detenzione della pattuglia di frontiera, come è successo a più di 5.500 bambini negli ultimi tre anni”.