Roma (NEV), 11 dicembre 2019 – Domani, 12 dicembre, saranno i 50 anni dalla strage di Piazza Fontana, a Milano, strage riconosciuta come “fascista” e “di Stato” che provocò 17 morti e 88 feriti. Fu l’inizio della “strategia della tensione” e la conclusione di un anno topico per la storia d’Italia. Ne parla nel suo ultimo libro, edito da DeriveApprodi, ‘1969: quando gli operai hanno rovesciato il mondo’, Paolo Ferrero.
Il volume sarà tra l’altro presentato oggi, mercoledì 11, alle 18.30 a Milano.
Oggi a #Milano alla @LesMotslibreria , presentazione di «1969: quando gli operai hanno rovesciato il mondo. Sull'attualità dell'autunno caldo», con l'autore @ferrero_paolo insieme a Franco Calamida, Emilio Molinari, Nadia Rosa. Modera Matteo Pucciarelli. Non mancate! pic.twitter.com/SLt4WopT9U
— DeriveApprodiEditore (@DeriveApprodiEd) December 11, 2019
“Da Battipaglia a Mirafiori, da Porto Marghera alla Pirelli, da Avola a Valdagno il 1969 è stato l’anno della rivolta operaia – si legge nella quarta di copertina – . […] Non una fiammata isolata ma l’apertura di un lungo processo di liberazione di centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici, e punto di convergenza di tante storie e memorie: dalle lotte contadine nel Mezzogiorno d’Italia all’esperienza dei quadri sindacali e politici della sinistra di classe, dall’incontro con gli studenti del ’68 alle esperienze di presa di coscienza maturate nell’ambito del mondo cattolico. Una rivolta che ha radicalmente cambiato volto al paese, contro la volontà delle classi dominanti: non a caso il ’69 si chiude con le bombe di Piazza Fontana a Milano e la nascita della “strategia della tensione”, che però non riesce a fermare quel ciclo di lotte. Questo libro vuole essere un contributo per una comprensione dell'”autunno caldo”.
Paolo Ferrero, valdese, a 18 anni operaio alla Fiat, ha svolto vari incarichi di direzione politica nell’ambito della Federazione giovanile evangelica in Italia (FGEI), della Fiom, della Cgil, di Democrazia proletaria e di Rifondazione comunista di cui è stato segretario nazionale dal 2008 al 2017. E’ stato ministro della Solidarietà sociale del secondo governo Prodi ed è attualmente vicepresidente del Partito della sinistra europea.