COP 25. Appello degli evangelici sudamericani per la giustizia climatica

I leader di varie chiese e organizzazioni evangeliche latinoamericane chiedono un impegno maggiore e più efficace per affrontare la crisi climatica globale

Roma (NEV), 13 dicembre 2019 – Anche la moderatora de la Mesa valdense del Rio de la Plata, Carola Tron, ha firmato una lettera insieme ai leader di varie chiese e organizzazioni evangeliche latinoamericane, in cui ci si appella per un impegno maggiore e più efficace per affrontare la crisi climatica globale.

Nella missiva, promossa dalla campagna “Rinnova il nostro mondo” e indirizzata alle autorità e ai rappresentanti politici che partecipano alla Conferenza sui cambiamenti climatici (COP 25) che si conclude oggi a Madrid, i rappresentanti della comunità evangelica latinoamericana avvertono che “il cambiamento climatico è diventato una delle maggiori sfide per quelli di noi che sognano e combattono per una società in cui si possa vivere una vita piena, libera da contaminazione, abusi e violazioni dei nostri diritti”.

Allo stesso tempo denunciano il silenzio e la passività riguardo le politiche e le pratiche che minano i diritti ambientali, aumentano la disuguaglianza e pongono barriere nella lotta per affermare il diritto a vivere in un ambiente sano.

I firmatari della lettera chiedono ai leader dei paesi del mondo, in particolare a chi ha la responsabilità di prendere decisioni politiche, azioni urgenti ed efficaci, in particolare nei seguenti aspetti:

Rispetto per l’impegno a fornire fondi economici per far fronte alla crisi climatica;

Azioni più efficaci per ridurre le emissioni di gas a effetto serra, per evitare di raggiungere un aumento di 1,5°;

Piani di mitigazione e adattamento per i cambiamenti climatici;

Maggiore attenzione alle esigenze e ai bisogni delle popolazioni e degli ambienti più colpiti dai cambiamenti climatici, che non dispongono delle risorse economiche, materiali e scientifiche necessarie per porvi rimedio;

Cambiamenti nell’attuale modello economico che continua a favorire i paesi ricchi e continua a inquinare e riprodurre la dipendenza economica per i paesi con un reddito economico inferiore;

Cambiamenti nelle politiche estrattive dei paesi del Sud, che continuano ad accentuare l’inquinamento locale e, quindi, danneggiare il pianeta.

Infine, i firmatari della lettera ribadiscono il loro impegno a continuare ad accompagnare e difendere le persone più colpite dalla crisi climatica e ad intercedere per la salute e la cura della casa comune.

Qui l’elenco dei firmatari.