3 gennaio 1987, Aretha Franklin prima donna nella Rock’n’roll hall of fame

Figlia del noto predicatore battista C.L.Franklin, amico e collaboratore del pastore e leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani Martin Luther King, la 'regina del soul' è un'icona della musica di tutti i tempi

Roma (NEV), 3 gennaio 2020 – Il 3 gennaio 1987, per la prima volta nella storia, una donna entrava nella Rock’n’Roll Hall of Fame di Cleveland: Aretha Franklin.

Aretha, figlia del famoso predicatore di fede battista Charles Franklin, il carismatico pastore di una chiesa battista, i cui sermoni, seguitissimi, vengono trasmessi per radio, ottenendo poi anche un consistente successo discografico. Fu amico di Martin Luther King, di Jesse Jackson e altri attivisti, impegnati nelle battaglie per i diritti civili degli afroamericani, che coinvolgeranno anche la stessa Aretha. Nata a Memphis nel 1942, cresciuta secondo una solida cultura religiosa, è venuta a mancare due anni fa, a Detroit, dopo una lunga e straordinaria carriera che l’ha consacrata come ‘regina del soul’.

Fu proprio nella New Bethel Baptist Church, la chiesa dove suo padre era pastore, che registrò il suo primo album, “Spirituals”, all’età di 14 anni.

“Nella sua estesa carriera Aretha Franklin ha ricoperto molti ruoli – la devota cantante gospel, la sensuale sirena R&B, il fenomeno pop crossover, Lady Soul – e li ha dominati tutti”, si legge sul sito della Hall of Fame (da religionnews.com; traduzione italiana di G.M. Schmitt; adattamento di Paolo Tognina su Voce evangelica). Lo stesso anno in cui fu introdotta nella Hall of Fame la Franklin tornò a registrare musica gospel alla New Bethel per l’album “One Lord, One Faith, One Baptism”, che vinse un Grammy per la migliore performance soul.