Diario di bordo dalla Open Arms, l’ultimo giorno, lo sbarco a Pozzallo

Ultima "puntata" del diario di bordo di Davide Orcese, medico e volontario di Mediterranean Hope, imbarcato sulla missione 75^ della Ong OpenArms, sbarcata ieri a Pozzallo

Pozzallo (NEV), 2 febbraio 2020 – “Alla fine è arrivato il giorno del tanto atteso sbarco. Sveglia presto per preparare la nave e dare la notizia a tutti; nel momento dell’annuncio è esplosa una felicità contagiosa. Le operazioni di sbarco sono state piuttosto lunghe e faticose: ogni persone è stata controllata due volte, prima a bordo e in seguito a terra, ma tutto si è svolto in modo regolare. È terminato tutto verso l’ora di pranzo e subito abbiamo cominciato a pulire e sistemare. La nave, senza più tutte le persone, fa strano a dirsi, ma sembra più piccola.

Guardando il ponte inferiore mi chiedo come facesse a starci tutta quella gente fino a poche ore fa. Un’altra cosa che impressiona è il silenzio, che dopo 5 giorni di caos sembra innaturale. Quando anche l’ultima persona è sbarcata ho tirato un sospiro di sollievo: missione compiuta, sono arrivati tutti sani e salvi. Oltre al sollievo e alla felicità, in fondo, anche un po’ di quel senso di vuoto di quando le belle esperienze finiscono. È stata una settimana che ricorderò”.

https://twitter.com/openarms_it/status/1223918577583108102?s=20