Segre, la solidarietà del mondo protestante

Roma (NEV), 10 febbraio 2020 – Questa volta è accaduto a Torino. Sulla porta di casa Marcello Segre, figura molto conosciuta nel mondo del volontariato subalpino, presidente dell’Associazione Piemonte Cuore onlus, è comparsa la scritta “Jude”, ebreo in tedesco, e una stella di David.

L’episodio, ultimo di una lunga serie nel nostro paese, si verifica proprio a ridosso del 17 febbraio – data che ricorda l’elargizione dei diritti civili ai valdesi nel 1848, pochi giorni prima che gli ebrei stessi ottenessero le stesse libertà – e dei giorni nei quali i protestanti italiani osservano la Settimana della Libertà affrontando temi legati ai diritti, alla laicità e all’impegno sociale.

E proprio l’antisemitismo è il tema che la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) ha proposto per celebrare la Settimana della libertà 2020 e a questo scopo ha preparato un opuscolo “Contro l’antisemitismo e la deriva dell’odio” come strumento di lavoro e riflessione per le chiese.

“Anche quest’anno la Mole antonelliana sarà illuminata con la scritta ‘Valdesi ed ebrei insieme contro l’antisemitismo’” ha dichiarato a Radio Beckwith Evangelica Eugenia Ferreri, presidente della Commissione Evangelica Per l’Ecumenismo (CEPE), che ha aggiunto che è inconcepibile che Torino, città medaglia d’oro della resistenza, veda ora di nuovo imbrattare le porte con questi atti di antisemitismo.

“Abbiamo accettato con gioia l’invito della FCEI perché ci sembra estremamente importante un riflessione sull’oggi” ha detto Patrizia Mathieu, presidente del Concistoro della Chiesa valdese di Torino.Sembra che ci sia una recrudescenza. Nelle ultime settimane stiamo assistendo ad atti ignobili. Credo che queste azioni si situino in un contesto culturale che ha le sue radici nell’assenza di una seria assunzione di responsabilità, dopo la fine della seconda guerra” ha proseguito Mathieu.

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