Tavola valdese: “Fare comunità in tempo di Coronavirus”    

Una riflessione sui tempi che stiamo vivendo che la Tavola valdese ha inviato alla comunità valdese e metodista

Foto di Tim Marshall -Unsplash

Roma (NEV), 28 febbraio 2020 -La Tavola valdese ha inviato una riflessione a tutta la comunità valdese e metodista sulla situazione che si sta creando in Italia a fronte dell’epidemia di Coronavirus.

“Da quando abbiamo cominciato a parlare di contagio in Italia ed è stato paventato il rischio di una epidemia, ci siamo spaventati e siamo stati bersagliati da messaggi talvolta contraddittori, talvolta fuorvianti che hanno contribuito ad aumentare il nostro senso di paura. Le autorità civili competenti hanno diramato delle ordinanze di precauzione (…) (che) hanno toccato anche la vita delle nostre chiese” si legge nella lettera che prosegue ricordando che “le nostre chiese hanno aderito a queste ordinanze rinunciando al diritto costituzionale di riunirsi liberamente, al desiderio di incontrarsi tra fratelli e sorelle, rivedendo radicalmente le proprie programmazioni”.

La lettera si centra poi su quanto provocato nel nostro paese a seguito di questa situazione di emergenza e invita a ad allontanare sentimenti di paura che “ci allontanano dal prossimo e dunque dai principi della nostra fede (…). Non possiamo dimenticare che in molti brani la Scrittura, soprattutto di fronte ad eventi minacciosi, ci chiede di fermarci, esaminare noi stessi, metterci in preghiera per non perdere il senso profondo delle cose che ci accadono e della nostra vita, della vocazione a cui siamo chiamati”.

Pur ricordando che “non abbiamo precetti da osservare e ogni persona evangelica sa di poter leggere la Bibbia e pregare nella propria casa” la Tavola valdese ricorda che “la nostra vocazione va oltre l’individuo” e quindi che “se l’annuncio e l’ascolto della Parola è fondamentale per la vita della chiesa, come il sostegno reciproco nell’ascolto, siamo certi che anche in questi giorni sapremo trovare i modi perché ciò non venga meno”.

“I pastori e le pastore, i diaconi e le diacone possono essere raggiunti per telefono, per mail, sui social, possono essere accolti in casa o raggiunti negli uffici della chiesa o a casa – si sottolinea nel testo -. L’annuncio della Parola può farsi strada attraverso la lettura di meditazioni pubblicate in libri o sul nostro sito istituzionale chiesavaldese.org, su Riforma, attraverso le letture proposte da ‘Un giorno e una Parola’, attraverso l’ascolto del culto evangelico su RAI Radio 1 o Radio Beckwith Evangelica, da soli o con il coinvolgimento di pochi altri, o con iniziative ancora da sperimentare. La cosa importante è pensarci insieme e ricordare concretamente che anche oggi Dio ha qualcosa da dirci e ci parla, che la nostra paura può essere governata, che non siamo in balia di noi stessi”.

Leggi qui il testo integrale della riflessione.