Jim Winkler: “Non possiamo permetterci di essere pessimisti”

Una riflessione del presidente e segretario generale del Consiglio nazionale delle chiese cristiane degli USA (NCCCUSA) su ottimismo e pessimismo ai tempi del coronavirus, del sessismo, del razzismo, dell’isolamento, dei disastri climatici e dell’odio

Il presidente e segretario generale del Consiglio nazionale delle chiese cristiane degli USA (NCCCUSA), pastore Jim Winkler

Roma (NEV), 6 marzo 2020 – L’editoriale di marzo del presidente e segretario generale del Consiglio nazionale delle chiese cristiane degli USA (NCCCUSA), pastore Jim Winkler, spazia dal Coronavirus al sessismo, dal carcere al clima, dall’estremismo religioso all’impegno per la libertà religiosa e il contrasto all’odio.

“Sono cresciuto in un’atmosfera di ottimismo che permeava sia la nostra nazione sia le nostre chiese. Nell’era post-Seconda Guerra Mondiale, il fascismo era stato sconfitto, la tecnologia stava avanzando, i redditi erano in aumento e c’era la sensazione che la vita stesse migliorando. Le chiese erano piene e il futuro sembrava luminoso.
Certo, non era un periodo privo di problemi. Il razzismo e il sessismo hanno afflitto la nostra società e c’è stata una serie apparentemente infinita di stupide guerre e avventure militari, ma ciò nonostante c’era la sensazione che la nostra nazione fosse fondamentalmente buona e dedita a migliorare la vita non solo per tutti i suoi cittadini, ma per il mondo intero, e che i nostri ideali di uguaglianza e democrazia si sarebbero realizzati.

Oggi è più impegnativo avere una visione così ottimistica. Con il senno di poi, non avremmo forse dovuto accorgerci che sarebbe andata storta?
Il disastro crescente dovuto ai cambiamenti climatici è da molti negato. Ogni giorno le notizie riportano della diffusione dell’epidemia di coronavirus in tutto il mondo e che potrebbe presto raggiungere un punto di non ritorno. Ringrazio Dio per coloro che lavorano affinché il mondo cambi rotta verso un futuro sostenibile e per coloro che investono nelle infrastrutture della sanità pubblica che ci proteggeranno dalle malattie.
Ci sono altri problemi che dobbiamo affrontare. La solitudine è essa stessa un’epidemia. I problemi di salute mentale stanno crescendo. Proprio questa settimana ho incontrato un pastore che tiene studi biblici con persone incarcerate. La stragrande maggioranza di esse, nelle prigioni e nei penitenziari, non riceve mai visite e si sente profondamente isolata, sola e senza speranza. Purtroppo, questa grave condizione è condivisa anche da molte persone in libertà che attraversano le nostre vite.
I livelli di rabbia e frustrazione sembrano aumentare, come forse dimostrano il numero crescente di sparatorie di massa, gruppi di odio e governi autoritari. I troll sui social media e un senso diffuso di indignazione rendono difficile portare avanti un discorso civile.
Cosa dice la Bibbia su tutto questo? Sarebbe semplicistico affermare che la Bibbia è ottimista o pessimista. Molte persone muoiono nella Bibbia. Dio è spesso arrabbiato. Le alleanze vengono infrante, le guerre vengono combattute, le piaghe uccidono. Non è tutta dolcezza e luce. D’altra parte, Dio rinnova continuamente la sua alleanza con il popolo ebraico. Gesù predica un vangelo d’amore. C’è una promessa di vita eterna.
L’anno scorso un leader evangelico mi disse che da giovane, in chiesa, gli era stato insegnato che stava andando all’inferno, che le persone erano peccatrici e che Dio era arrabbiato. Ho imparato una diversa forma di fede, quella che ha insegnato che Dio è amore, Dio è giusto, Dio è misericordioso. Sono grato per la mia fede. Mi dà speranza e mi fa andare avanti in mezzo a molto dolore e sofferenza.
Servire Dio attraverso il Consiglio nazionale delle chiese è una benedizione per me. Quasi ogni giorno incontro persone che esprimono gratitudine per la presenza, il lavoro e la testimonianza delle nostre chiese. Comprese agenzie governative che desiderano collaborare con noi per ridurre la crescente incidenza dei suicidi, leader musulmani che desiderano la nostra partecipazione agli sforzi per contrastare l’estremismo religioso, organizzazioni che desiderano il nostro sostegno per garantire la libertà religiosa e alleati che hanno bisogno del nostro aiuto per porre fine al razzismo.

C’è così tanto da fare che non possiamo permetterci di essere pessimisti”.