Sos mamme, un nuovo servizio della Casa delle culture a Scicli

La rubrica “Lo sguardo dalle frontiere” è a cura degli operatori e delle operatrici di Mediterranean Hope (MH), il progetto sulle migrazioni della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). Questa settimana “Lo sguardo” proviene da Scicli ed è un contributo della volontaria Luisa Uccello

foto: The HK Photo Company da unsplash.com

Scicli (NEV), 6 marzo 2020 – Da tempo sono una volontaria di Mh – Casa delle Culture e ho sempre cercato di aiutare, dalla nascita del progetto, come meglio ho potuto. Nel mese di settembre ricevetti una chiamata da Giovanna, che in collaborazione con la Casa delle Donne di Scicli, stava avviando un nuovo servizio: “Serve aiuto a delle mamme, ti va di darci una mano?”

Mamme che, come me in passato, avevano bisogno di lasciare i propri bimbi e le proprie bimbe a persone amiche per poter frequentare la scuola ed apprendere la lingua italiana fondamentale per potersi integrare. I bimbi sono piccoli e molte di queste mamme non possono contare sul fondamentale aiuto dei “cari nonni”. Si è cosi deciso di creare un gruppo di volontarie che facessero da “zie” a questi piccoli. Ecco che nasce S.O.S. Mamme.

S.O.S. Mamme non è solo un luogo, è una famiglia adottiva dove, anche se solo per due giorni a settimana, accudiamo e impariamo a conoscere e giocare con Akhem, Fatima e altri discoli che giorno dopo giorno ci riempiono il cuore con i loro sorrisi.

Ogni bambino ovviamente ha delle esigenze o preferenze. Akreme in continuo movimento, con il suo ciucciotto corre per l’intero salone di Casa delle Culture come una trottola. Fatima invece, se non ci fosse Piero piangerebbe per tutta la mattinata. Lui è l’unico che riesce a calmarla e farla ridere. Direi quasi che “è stato amore a primo sguardo”!

I gemellini, Zaineb ed Harun, erano adorabili. Parlo al passato perché sono stati con noi poco perchè, fortunatamente essendo loro più grandicelli, si è potuto procedere ad inserirli presso la scuola dell’infanzia gestita dall’Opera Diaconale Metodista che li ha accolti a titolo gratuito.

Per concludere posso solo dire che spesso il genere umano tende ad essere egoista verso gli altri ma io penso che aiutare è un dovere e un atto d’amore. Oggi sono queste mamme ad avere bisogno d’aiuto ma, domani come ieri, forse saremo io o mia figlia ad avere bisogno e spero di poter trovare lungo il percorso volti amici che mi tenderanno la mano anziché voltare lo sguardo da un’altra parte.