Coronavirus. Luterani mondiali: proteggere le comunità più vulnerabili

Appello e raccolta fondi della Federazione luterana mondiale per le comunità con cui lavora in Africa e Medio Oriente

Foto di Albin Hillert - FLM

Roma (NEV), 24 marzo 2020 – Alla luce dell’epidemia mondiale di Coronavirus (COVID-19), la Federazione luterana mondiale (FLM) sta chiedendo donazioni per mitigare gli effetti del contagio nelle comunità in cui lavora, e per proteggere il proprio personale lì impiegato.

“La nostra principale preoccupazione sono le persone che serviamo”, ha detto Chey Mattner, responsabile delle operazioni della FLM: “I programmi della FLM stanno introducendo ulteriori misure di prevenzione in materia di acqua, servizi igienico-sanitari e igiene in quelle comunità”.

Dall’inizio dell’epidemia in Asia, i luterani hanno condotto campagne di sensibilizzazione con comunità remote e vulnerabili in Nepal, Myanmar e Laos, educando sul virus e su una corretta igiene.  Poiché i primi casi di COVID-19 sono stati segnalati dal continente africano, una preoccupazione fondamentale è quella di rallentare la sua diffusione nei campi profughi, che sono abitati da molte persone vulnerabili, e di sostenere le comunità più isolate che hanno scarso accesso all’assistenza medica. “Abbiamo ora la possibilità di evitare che il COVID-19 raggiunga le comunità vulnerabili con cui lavoriamo. È fondamentale ridurre al minimo le possibilità che il nostro personale sia infettato, specialmente coloro che lavorano in comunità altamente vulnerabili e densamente popolate, come i campi per rifugiati e gli sfollati interni” ha aggiunto Mattner.

Misure per aumentare l’accesso all’acqua, ai servizi igienici e all’igiene saranno integrate in tutti i programmi della FLM. “Sono necessari fondi aggiuntivi soprattutto per fornire alle persone sapone e acqua pulita, ma anche per la formazione e la sensibilizzazione all’igiene” ha detto il responsabile delle operazioni.

La situazione è diventata estremamente difficile in Medio Oriente. Oltre alle necessità dell’Augusta Victoria Hospital, le restrizioni di movimento impediscono al personale medico e ai pazienti dello stesso ospedale di tornare a casa, rendendo così necessario ospitarli nel campus dell’ospedale. La FLM ha anche condotto campagne di informazione e prodotto video su COVID-19 in arabo, in quanto manca l’informazione per la popolazione palestinese di Gerusalemme Est.

In Giordania, la FLM, insieme all’UNHCR, si sta preparando a distribuire disinfettanti per le mani alle persone che vivono nel campo profughi di Za’atari, in Giordania.

“Se il virus dovesse arrivare nei nostri programmi qui alla stessa velocità con cui è entrato in Europa, temiamo che le conseguenze saranno molto più gravi”. I vostri fondi ci aiuteranno a preparare meglio le comunità attraverso attività mirate in materia di acqua, servizi igienici e igiene”, ha concluso Mattner.

Qui le informazioni per donare.