Negro (FCEI): “Le nostre chiese sono chiuse ma aperte alla Parola e alla solidarietà”

Luca Maria Negro, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, ha risposto alla lettera inviata dal suo omologo francese François Clavairoly, raccontando come si stanno attivando le chiese membro della FCEI durante l’emergenza COVID-19

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Roma (NEV), 28 marzo 2020 – Il pastore Luca Maria Negro, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) ha risposto alla missiva che François Clavairoly, presidente della Federazione protestante di Francia (FPF), ha inviato alle chiese italiane per offrire “il sostegno e la solidarietà” di fronte alla “crisi legata alla pandemia di Covid-19 che sta colpendo il mondo”.

“Le nostre chiese sono materialmente chiuse – ha detto Negro -, ma molto aperte all’ascolto della Parola, che continua nella maggior parte delle nostre parrocchie grazie ai social media, così come sono aperte alla solidarietà e alla chiamata a vivere la comunione in Cristo”. 

Il presidente della FCEI ha ricordato al suo omonimo francese la raccolta fondi che la federazione ha lanciato “per sostenere il lavoro negli ospedali, nei campi che ospitano i lavoratori immigrati del Sud del mondo (in particolare con il nuovo progetto ‘Speranza Mediterranea’ a Rosarno, in Calabria)” e le iniziative delle chiese associate alla FCEI: “la Tavola valdese ha deciso di creare (grazie alle risorse dell’Otto per mille delle chiese metodiste e valdesi) un fondo di 8 milioni di euro per progetti di lotta all’impatto del Coronavirus, i battisti hanno creato un fondo del 25% del loro Otto per mille (cioè circa 250. 000 euro), i luterani hanno deciso di sostenere una raccolta fondi per gli ospedali evangelici, l’Esercito della Salvezza continua il suo lavoro con i senzatetto”.

“Vi preghiamo di tenerci informati sulle vostre iniziative, ci impegniamo a continuare questo scambio reciproco attraverso la preghiera e l’informazione” ha concluso il pastore Negro.